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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

BikeMi: il servizio ora è anche di notte

Il successo del servizio di biciclette a noleggio è sotto gli occhi di tutti. Per questo il Comune ha pensato di estendere la possibilità dell’uso dei mezzi a due ruote anche di notte. Un’idea innovativa per l’estate milanese

"Il successo di Bikemi dimostra che c’è spazio per aumentare l’uso della bici in città. Per questo, il Comune continua a investire sia sul bike sharing, estendendo l’orario notturno, sia sullo sviluppo di nuove piste ciclabili”. Lo dichiara l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci.

Palazzo Marino ha deciso di destinare l’utile del bilancio 2008 di ATM all’acquisto di nuovi mezzi a basso impatto ambientale e al potenziamento del servizio di bike sharing.

In particolare, sulla scorta del successo registrato nella settimana del salone del mobile, l’orario notturno sarà prolungato e verranno potenziate alcune delle stazioni maggiormente utilizzate, come quella di Cadorna.

Bikemi, avviato il 3 dicembre scorso, è un servizio che piace non solo ai milanesi, ma anche ai city users e ai turisti che giungono in città. Sono 9.500 gli abbonamenti annuali sottoscritti, 3.185 i giornalieri e 628 i settimanali (questi ultimi due disponibili dal 1° aprile scorso). Le biciclette prelevate sono state complessivamente 202.435, con un record di 3.453 registrato il 22 aprile, giornata di apertura del Salone del Mobile. Le visite al sito, on line dal novembre scorso, sono state oltre 170.000.
Il servizio è in progressivo ampliamento: entro questa settimana le stazioni diventeranno 85 e 1.190 le bici disponibili.

A Velocity 2009, la più grande conferenza europea dedicata ai temi della ciclabilità svoltasi a Bruxelles, Milano, assieme ad altre 22 città, ha sottoscritto la “Carta di Bruxelles”. Si tratta di un documento ufficiale in cui le città invitano la Commissione e il Parlamento Europeo a fissare l’obiettivo del 15% di spostamenti in bicicletta entro il 2020 e a mettere a disposizione delle città e delle associazioni fondi adeguati da destinare alla ciclabilità. Le città chiedono inoltre la creazione di un “responsabile europeo della ciclabilità” della Commissione Europea e di un gruppo parlamentare trasversale sulla ciclabilità.

Dal canto loro le città firmatarie si impegnano a portare al 15% gli spostamenti in bicicletta entro il 2020; a ridurre del 50% gli incidenti mortali in bicicletta entro lo stesso anno; a sviluppare progetti per incentivare l’uso della bicicletta nei percorsi casa-scuola e a favorire un turismo sostenibile, con investimenti a sostegno del cicloturismo.

A Milano, dal 1995 al 2005, i ciclisti sono aumentati del 75% (usi medi/giorno), il 6% della mobilità interna alla città avviene in bicicletta e sale fino al 20% per gli spostamenti nel centro storico.

Oggi, il 60% degli spostamenti in auto all’interno della città è inferiore ai 6 km e quindi potenzialmente potrebbe essere effettuato in bici.

Rispetto ai 67 km di piste ciclabili del 2006, sono già stati realizzati o pianificati interventi per estendere la rete fino a 120 km entro il 2011. Alla rete di piste ciclabili si aggiungeranno anche gli 8 raggi verdi (75 km) che permetteranno di collegare il centro con le aree verdi della cintura.

Inoltre, tutti i nuovi quartieri in progettazione prevedono la realizzazione di nuove piste ciclabili e di itinerari ciclopedonali.
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