Bimbo azzannato dal suo rottweiler: medici gli ricostruiscono il cranio, è in fin di vita
Il piccolo è stato operato subito dopo l'incidente all'ospedale San Gerardo di Monza. I carabinieri sono riusciti a recuperare parte del cuoio capelluto. E' in prognosi riservata
La speranza è che il miracolo diventi possibile. La paura è che i danni, al momento non ancora quantificabili appieno, siano tanti.
E’ ancora in prognosi riservata e in pericolo di vita il bimbo di otto anni che il 29 marzo scorso è stato morso alla sua testa dal suo rottweiler nel giardino della villetta di Buscate in cui vive con i genitori.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, il bambino stava giocando con il cane che improvvisamente lo ha azzannato alla testa e alla mano.
Sono stati proprio i carabinieri, al loro arrivo sul posto, a recuperare un grande pezzo di cuoio capelluto che l’animale aveva strappato al piccolo, a conservarlo in uno speciale contenitore con liquido ciogenico e a consegnarlo poi ai dottori.
L’operazione per la ricostruzione, dopo un iniziale trasporto in elicottero all’ospedale di Bergamo, è stata portata a termine dai medici del San Gerardo, specializzati in chirurgia ricostruttiva. Dopo cinque ore in sala operatoria, i dottori sono riusciti a ricomporre gran parte dello “scalpo” e sono intervenuti anche sulla mano, fratturata a causa di un secondo morso del rottweiler.
Al momento le condizioni del bimbo, che è ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata, restano molto gravi e non è stato ancora possibile stabilire se i morsi abbiano provocato traumi neurologici e di che entità.