rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Antonio di Rudini

San Paolo, sui ritardi sulle biopsie indaga una commissione. Il dg pronto al passo indietro

Nella bufera il nosocomio milanese: 920 referti di biopsie non ancora pronti e pazienti che stanno aspettando mesi

La Regione Lombardia indagherà sul caso dei referti di 920 biopsie al San Paolo fermi da molti mesi. Lo riferisce il Corriere. E' stata istituita una apposita commissione d'inchiesta che formalmente prenderà il via il 14 febbraio per capire le ragioni della criticità e soprattutto del fatto che non si è corsi ai ripari per tempo. 

I laboratori del San Paolo "servivano" anche l'Ats Nord Milano, che ingloba gli ospedali di Cinisello e Sesto San Giovanni e venti poliambulatori di Milano città, e che ha nel frattempo disdetto la convenzione con il nosocomio di Famagosta per rivolgersi al San Gerardo di Monza. Il San Paolo, dal suo canto, ha attivato una collaborazione urgente con cinque ospedali per cercare di smaltire l'arretrato, con 700 esami effettuati a gennaio e 220 nel 2017 che attendono ancora l'esito.

Come detto, si tratta di biopsie: esami, dunque, particolarmente importanti perché servono a identificare eventuali tumori. Dall'assessorato al welfare, non a caso, questa situazione è stata definita inaccettabile. E se Marco Salmoiraghi (direttore generale del San Paolo) si è detto disponibile a dimettersi, ora è importante capire dove si è inceppato il meccanismo.

Da quel che è emerso, il guaio è sorto quando quattro medici del laboratorio analisi, con contratti a termine, si sono licenziati con preavviso molto breve, di quindici giorni. Certamente un "colpo" all'organizzazione interna, ma la commissione dovrà stabilire perché non si è corsi subito ai ripari e se i vertici dell'ospedale sapevano dell'impasse o no.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Paolo, sui ritardi sulle biopsie indaga una commissione. Il dg pronto al passo indietro

MilanoToday è in caricamento