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Cronaca Paderno Dugnano

Merce rubata per 250 mila euro in un box di Paderno Dugnano

I carabinieri fermano un moldavo. La merce era già pronta per essere spedita nell'Europa dell'Est. Tra la refurtiva, 6 mila prodotti L'Oreal, 130 mila paia di calze, dieci condizionatori, plance per navigatori

Oltre 250 mila euro: a tanto ammonta il valore della merce recuperata dai carabinieri della tenenza di Paderno Dugnano, all'interno di un box condominiale di grandi dimensioni. Si tratta di oggetti rubati in diverse occasioni in varie località, dalla Brianza a Milano ma anche altrove, da parte di una banda di almeno sei o sette persone, molto organizzata.

La banda utilizzava il box da meno di un mese, ma i condòmini si erano già accorti che qualcosa non quadrava. Troppi i movimenti anche notturni di furgoni e camioncini. Così qualcuno ha chiamato i carabinieri che, la sera del 5 luglio, hanno organizzato un appostamento. In breve tempo è "comparso" un moldavo di 30 anni, residente a Desio con la moglie e la figlia, conosciuto dalle forze dell'ordine per furto e ricettazione. I carabinieri l'hanno bloccato e sono entrati insieme a lui nel box.

Video | Il box deposito

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All'interno i militari hanno trovato un'incredibile quantità di materiale già impacchettato con sigle di nominativi stranieri, chiaramente pronto per essere spedito all'estero, in Paesi dell'Europa dell'Est. Ci sono volute molte ore per terminare l'inventario; poi, la mattina del 6 luglio, i carabinieri hanno contattato diverse ditte per riferire di avere trovato il loro materiale, ricevendo la conferma che si trattava di oggetti rubati.

Tra le scoperte più particolari, circa seimila prodotti di marca L'Oreal, di cui non è stato ancora individuato l'esatto magazzino oggetto del furto. Solo questi prodotti valgono, sul mercato, più di 100 mila euro. E poi diversi barbecue da almeno 4 mila euro ciascuno, frutto di un furto ad un'azienda distributrice di Milano: in quella occasione erano stati rubati anche diversi arredi da giardino. E ancora, dieci climatizzatori rubati ad un negozio di Concorezzo (Monza-Brianza) con due diversi "trasporti" nel giro della stessa nottata. Durante il secondo "trasporto", tra l'altro, il furgone era stato intercettato e inseguito dai carabinieri, ma era riuscito a dileguarsi.

Risale a gennaio 2016 il furto in una ditta di Desio di circa 130 mila paia di calze e collant da donna ritrovati nel magazzino. Ancora a Concorezzo sono stati rubati (e ritrovati a Paderno) accessori per biciclette, tra cui manubri. E poi più di quindici plance per navigatori e computer di bordo di automobili Mercedes e Bmw.

Molta della merce rubata dalla banda è già stata spedita all'estero. Ne è la prova il fatto che il rivenditore di climatizzatori di Concorezzo lamenta un furto del valore di 150 mila euro, mentre i condizionatori ritrovati sono circa una decina. I carabinieri ipotizzano che la banda, per spedire il materiale, si servisse dei corrieri che fanno la "spola" tra Milano e i Paesi dell'Est partendo dal parcheggio di Cascina Gobba. Proprio lì il moldavo (intestatario del regolare contratto di locazione del box) ha spiegato di avere conosciuto suoi connazionali a cui avrebbe "affidato" il locale. Sulle prime si è dichiarato completamente estraneo a quanto avveniva all'interno, ma poi ha ammesso la partecipazione quantomeno all'attività di immagazzinamento.

Il gip ha convalidato la custodia cautelare perché la moglie - sentita dai militari - ha ammesso che la famiglia era in procinto di lasciare l'Italia. I carabinieri stanno proseguendo le indagini per individuare gli altri membri della banda. Intanto, gran parte della refurtiva è già stata restituita ai proprietari.

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