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Cronaca Corso Vittorio Emanuele

Parte la campagna “Perché fumi?”: emoticons e sms per sensibilizzare i giovani

L'iniziativa è il frutto della collaborazione tra il Comune di Milano e la Fondazione Veronesi. La campagna, che rende noti i dati raccolti da Astraricerche, rimarrà sino al 6 dicembre in Corso Vittorio Emanuele

Maxi pannelli pubblicitari su cui compaiono 20 diversi messaggi scritti con il linguaggio tipico degli sms e 20 emoticons tristi o arrabbiati se fumatori o sorridenti se liberi dal vizio. E' questa la nuova campagna “Perchè fumi? Non hai mai una buona ragione per farlo!" che il Comune di Milano e la Fondazione Veronesi hanno presentato l'altro ieri in Corso Vittorio Enmanuele, a Milano, e su cui puntano per sensibilizzare i giovani milanesi sui danni provocati dal fumo di sigaretta e sui buoni motivi per abbandonare il vizio.

"Non corro con te xchè fumi e 6 senza fiato. 6 come tante: Puzzi ke togli il fiato. NN mi piaci xchè fumi + del mio scooter": sono tre dei messaggi scelti dall'assessorato alla Salute del Comune di Milano per la nuova campagna che rimarrà in Corso Vittorio sino al 6 dicembre.

Attraverso il linguaggio tipico degli SMS e delle emoticons, la campagna rende noti i dati più significativi della ricerca, condotta da Astraricerche nel mese di maggio, “ I giovani milanesi il loro modo di essere e il loro rapporto con il fumo di sigaretta”.

E' un nuovo approccio "senza divieti e punizioni - chiarisce in una nota l'assessore Giampaolo Landi di Chiavenna - perché non basta proibire perché un ragazzo non scivoli in comportamenti autolesionistici. Si deve, invece, far leva sull'intelligenza e la duttilità dei ragazzi, ricorrendo a mezzi e linguaggi in voga soprattutto tra i più giovani”.

“Nella nostra città - aggiunge - almeno 20 minorenni su cento sono fumatori, contro la media italiana che si attesta attorno ai 12". "Considerando l'età sempre più precoce dei giovani che iniziano a fumare (14-15 anni) - aggiunge Paolo Veronesi, presidente della Fondazione Veronesi - aumenta il rischio di sviluppare un tumore del polmone a 40-45 anni. Per questo la Fondazione ha fatto della prevenzione e della formazione dei giovani due dei principi ispiratori delle sue iniziative".
 

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