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Cronaca Crescenzago / Via Idro

Ai rom di via Idro le case del "privato sociale": bufera in zona 2

Il consiglio vota la richiesta di "superare" il campo, ma anche di far accedere "prioritariamente alle case del privato sociale" le famiglie più integrate. E scoppia la polemica

Case del privato sociale da assegnare prioritariamente ai rom di via Idro: è quanto ha votato il consiglio di zona 2 martedì sera, mandando le opposizioni su tutte le furie. Premessa: il campo rom in questione è uno di quelli regolari a Milano, ma da tempo incontrollabile da parte delle forze dell'ordine e degli operatori del comune di Milano. Di fatto un territorio autogovernato dalle famiglie, con una alta percentuale di persone dalla fedina penale non immacolata, e con diversi abitanti del campo che, per primi, hanno paura dei vicini di casa malviventi.

Noto soprattutto per la faida tra i Braidic e i Deragna (che aveva "costretto" all'allontanamento della seconda famiglia con trasferimento in via Chiesa Rossa, perché la convivenza era diventata impossibile), l'ultima volta è stato "attenzionato" dalle forze dell'ordine proprio a luglio, con l'arresto di cinque persone accusate di compiere rapine violente.

La situazione fuori controllo ha portato il comune ad annunciare la chiusura del campo, condivisa praticamente da tutte le forze politiche. E in consiglio di zona 2 si è votata una mozione in tal senso. Ma alla mozione è stato aggiunta una frase diventata subito contestatissima. Riguardo ai nuclei familiari "maggiormente pronti a seguire percorsi di integrazione", si chiede che "possano accedere prioritariamente agli appartamenti del privato sociale".

L'emendamento è stato proposto da Luigi Tranquillino (Comunisti italiani) e Alberto Ciullini (Sinistra ecologia e libertà) e approvato con i voti della maggioranza. "Una decisione vergognosa che delinea le priorità della sinistra", commenta Silvia Sardone di Forza Italia: "Vengono favoriti i rom rispetto agli anziani, alle giovani coppie, ai disabili. Parliamo di un campo dove i delinquenti sono tantissimi". E per Samuele Piscina della Lega Nord, "tale pretesa è un insulto verso i cittadini onesti". 

Il presidente del consiglio di zona ha poi chiarito che i rom in uscita dal campo saranno supportati - nella ricerca di un luogo in cui abitare - dall'ufficio nomadi del comune, che metterà a disposizione anche "appartamenti del terzo settore convenzionati con l'amministrazione e il centro per l'autonomia abitativa". Sembra quindi delinearsi una spiegazione ragionevole della decisione della maggioranza: Non più (almeno per via Idro) i centri d'accoglienza temporanea come quello di via Lombroso, ma un percorso diretto che eviti, innanzitutto, nuove occupazioni di case popolari vuote, come è successo nel corso del 2014, perché un conto è teorizzare la legalità e un conto è risolvere il problema pratico di dove far alloggiare persone allontanate dal luogo in cui si trovano a vivere. Soprattutto a riguardo dele famiglie maggiormente integrate, come si legge nel documento della zona.

emendamento via idro rom-2

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