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Bosco in città, il giallo dei cani trovati morti: smaltimento illecito?

Due cani che dovevano essere affidati a un centro specializzato trovati senza vita nel deviatore Olona: "E' un canale pericoloso"

Un cane scivolato nel deviatore Olona presso il Bosco in città: in quel punto il canale è senza protezioni e quindi un cane scende facilmente. Ma poi le murature in cemento impediscono la risalita. Il cane, Taibo, è stato risucchiato dalla corrente, poco prima del tratto interrato di circa due chilometri fino a Baggio. I volontari di alcune associazioni del territorio e i vigili del fuoco l'hanno cercato per almeno due giorni. E - riferisce il Corriere - hanno trovato carcasse di altri cani: due, in particolare, non lontano dal Bosco in città; altri tre a Rozzano.

I primi due cani erano stati consegnati a uno smaltitore specializzato: questo il verdetto dell'Asl, dopo l'identificazione grazie al microchip. Uno dei due cani era di proprietà di un uomo residente a Bareggio, che l'aveva affidato a un veterinario e questi, a sua volta, l'aveva trasferito a un centro specializzato, un allevamento che risulta proprietario dell'altro cane.

A questo punto è da chiarire come sia possibile che due cani destinati alla cremazione siano invece finiti nel deviatore Olona. Intanto le associazioni (come Cascina Linterno) e Italia Nostra (che gestisce il Bosco in città) lamentano di avere denunciato da parecchio tempo la pericolosità del canale, che appunto non ha protezioni nel tratto del parco, dove entra da Settimo Milanese.

Anche perché a Baggio, per circa un chilometro, correrà parallela al canale la pista ciclabile di Expo 2015.

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