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Cronaca Corvetto / Via Francesco Martinengo

Sbranato e ucciso dai cani randagi, individuato il responsabile

E' stato individuato il cane che il 3 marzo ha ucciso l'uomo di 74 anni, Gaetano Gnudi. C'è stata una svolta nell'inchiesta, nella quale per la prima volta in Europa è stata usata una tecnica di Csi

E' stato individuato il cane che il 3 marzo ha ucciso l'uomo di 74 anni, Gaetano Gnudi. L'anziano era stato aggredito da un branco di cani in via Martirano, a Muggiano, quartiere ultra-periferico tra Baggio e Trezzano sul Naviglio.

L'uomo, che viveva in provincia di Como (a Inverigo), era a Milano per far visita a una coppia di amici. Ma era presto e gli amici erano ancora al lavoro, così ha deciso di fare una passeggiata per ingannare il tempo. Ma a un certo punto è stato sorpreso da alcuni cani che lo hanno morso ovunque, dal volto alle braccia alle gambe.

A quel punto un automobilista ha cercato di spaventare i cani suonando il clacson, intanto che un contadino 66enne interveniva con un bastone per far fuggire gli animali. Animali che tra l'altro non sono stati rintracciati subito nonostante l'intervento di una pattuglia specializzata dei vigili urbani.

C'è stata una svolta nell'inchiesta, nella quale per la prima volta in Europa è stata usata una tecnica di Csi usate solamente per i casi più violenti di omicidi. I cani erano tre maschi e quattro femmine, il capo branco era una femmina. Come riposta il Corsera - la relazione degli esperti del Centro di referenza nazionale per la Medicina forense veterinaria dell'Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, è stata ottenuta dall'analisi del Dna, attraverso il confronto delle tracce di saliva presenti sui vestiti della vittima e i campioni di sangue prelevati ai cani.

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