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Cronaca

Granelli: "Recidivi e non avevano diritto alla casa popolare"

La Rozza: "Il Cantiere, se difende in modo indistinto, si rende complice della mafia e della 'ndrangheta presenti nei quartieri popolari di Milano"

L'assessore Granelli a inizio seduta del consiglio comunale ha ricostruito la vicenda del nucleo familiare sgomberato lunedì mattina in via Preneste e dei successivi scontri del primo pomeriggio a Palazzo Marino. E ha detto a chiare lettere che si tratta di una situazione già affrontata dall'assessorato alla casa in precedenza. Il nucleo, composto da P.R., dalla moglie M.T. e dal figlio maggiorenne A.R., è infatti lo stesso che nell'aprile 2012 era stato sgomberato da via Pastonchi: la "risposta" era stata l'irruzione negli uffici dell'assessorato alla casa in via Larga.

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In seguito a quell'episodio l'assessorato si attivò per capire se si poteva optare per l'assegnazione "in deroga", ma la commissione aveva stabilito che il nucleo non aveva i requisiti necessari per l'assegnazione dell'alloggio popolare. Tuttavia, secondo Granelli, l'assessorato alla casa aveva comunque cercato una soluzione alternativa, in collaborazione con un privato che aveva messo a disposizione vari alloggi, con un canone di minima entità. Tuttavia la proposta sarebbe stata rifiutata e successivamente la famiglia ha occupato un altro alloggio, in via Ricciarelli, dell'Aler, da cui è stata sgomberata. Infine l'occupazione in via Preneste.

Granelli ha anche rivelato che l'operazione di lunedì mattina era stata concordata tra Aler, questura e comune perché la settimana precedente due tentativi di intervento di sgombero non erano andati a buon fine. E poi ha riferito dell'incursione a Palazzo Marino durante la riunione della commissione congiunta casa e antimafia: con la conseguenza di due agenti di polizia locale e un agente di polizia feriti.

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Di "grande favore ad Aler" parla la capogruppo del Pd Carmela Rozza, riferendosi al fatto che proprio lunedì erano stati convocati i vertici per rispondere dell'assegnazione di una casa popolare per la figlia di un esponente della 'Ndrangheta. "Hanno impedito - spiega la Rozza - che Aler rispondesse delle loro responsabilità. E a chi come il Cantiere difende a prescindere ricordo che si rendono corresponsabili anche della presenza mafiosa e 'ndranghetistica nei quartieri popolari".

Le opposizioni hanno chiesto al comune di denunciare coloro che hanno interrotto l'attività di un corpo amministrativo: "Ben più grave - ha sottolineato Manfredi Palmeri - dell'interruzione di un normale pubblico servizio, tanto che il codice penale prevede una pena più ampia".

 

 

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