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Cronaca Opera

Carcere di Opera, minacce al direttore: indagato il boss mafioso Michele Zagaria

Al criminale sono contestati anche episodi di violenza

All'ex boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, la Procura di Milano ha contestato episodi di violenza e minacce nei confronti del direttore e di alcuni agenti del carcere di Opera, struttura dove il criminale sta scontando diversi ergastoli in regime 41bis

"Il direttore lo paragono a una busta dell'immondizia e io l'immondizia la butto fuori", ha detto Zagaria durante un colloquio con un medico. L'uomo ha anche distrutto le telecamere che lo tenevano sotto controllo in cella, prendendole a bastonate, ha minacciato gli psichiatri della prigione e preso a schiaffi alcuni agenti. In particolare Zagaria è accusato di aver colpito al volto un agente, causandogli delle lesioni, e di averlo minacciato obbligandolo a omettere nel suo rapporto particolari su alcune azioni violente da lui commesse.

Qualche mese dopo questi episodi, avvenuti lo scorso maggio, Zagaria è stato trasferito in un'altra prigione, a l'Aquila, insieme a un altro detenuto scelto per avviare con lui un percorso di socialità.

Zagaria, ex boss nella zona del Casapellese, nel Casertano, era stato arrestato nel 2011, quando la Squadra Mobile di Napoli lo aveva scovato all'interno di un bunker di cemento armato al di sotto di un'abitazione. Considerato 'il re del cemento' a livello nazionale, il mafioso comandava affari nell'edilizia dalla Campania all'Emilia Romagna. Tre le condanne all'ergastolo date a Zagaria, di cui una per essere risultato il mandante dell'omicidio di Pasquale Piccolo, ucciso nel 1988 a Gaeta.

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