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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Muore il cardinal Martini, arcivescovo emerito di Milano

Si spegne a 85 anni. Aveva guidato la diocesi di Milano dal 1997 al 2002. L'annuncio della sua morte è stata data dall'arcivescovo Angelo Scola

E' morto il cardinal Carlo Maria Martini, a 85 anni, arcivescovo emerito milanese. La notizia della sua scomparsa è stata data dallo stesso arcivescovo di Milano, Angelo Scola. I funerali saranno eseguiti lunedì 3 settembre. 

Carlo Maria Martini © Tm News/Infophoto

Martini era malato da tempo, quasi 15 anni, di Parkinson. Le sue condizioni si erano aggravate nella notte tra giovedì e venerdì 31 agosto. Dopo ore di agonia, è spirato nel pomeriggio. Il suo neurologo, Gianni Pezzoli, interpellato da alcuni media, aveva affermato come il porporato "fosse già in fase terminale". Non riusciva più a deglutire cibi solidi e liquidi. 

Martini fu arcivescovo di Milano dal 1979 (eletto da papa Giovanni Paolo II) al 2002. Esegeta, teologo, biblista, ha speso gli ultimi anni di vita a Gerusalemme, per studio e preghiera. Ritornò in Italia nel 2007, per l'aggravarsi delle sue condizioni. Ha risieduto al Aloisianum, l'istituto dei gesuiti a Gallarate. L'ultima uscita lo scorso giugno, con l'incontro con papa Benedetto XVI. 

L'arcivescovo Martini, le immagini storiche

Da tantissimi era considerato un porporato "intelligente, coltissimo ed estremamente aperto al dialogo". Tante, anche dal mondo politico, sono state le reazioni alla sua morte. Roberto Formigoni ha lasciato su Twitter il suo ricordo del cardinale. "Il suo ricordo e la sua opera - ha scritto - supereranno il tempo". E il presidente della provincia Guido Podestà ha ricordato la sua capacità di "fare breccia nel cuore dei milanesi riuscendo a farsi benvolere anche da quei settori della società abitualmente distanti dalla Chiesa cattolica".

Lungo il ricordo di Giuliano Pisapia, che ha citato un discorso del 2002 del cardinale, allorché disse che l'accoglienza, per la milanesità, "non è solo un affare di buon cuore ma uno stile organizzato di integrazione". Scrive Pisapia: "Martini citava Sant'Ambrogio, per il quale la politica è eminentemente a servizio dei più deboli. Le sue parole per me sono una guida nel difficile compito di amministrare Milano".

E il vicesindaco Maria Grazia Guida si definisce "profondamente addolorata per la perdita di un grande padre della Chiesa cattolica, che ha segnato per oltre 20 anni il cammino della comunità ambrosiana con il coraggio del dialogo e dell'attenzione agli ultimi, insegnandoci che non c'e' giustizia senza carità".

La Guida è stata a contatto con Martini per i suoi ruoli nella Caritas ambrosiana. "Personalmente - continua - la figura del cardinal Martini ha segnato molto la mia crescita umana come credente e cattolica. In particolare, gli anni di progettazione, avvio e realizzazione della Casa della carità, da lui fortemente voluta, sono sempre stati attraversati dalle sue riflessioni e dai suoi interrogativi spirituali, che hanno lasciato tracce profonde".

Il ministro Lorenzo Ornaghi, che a lungo è stato rettore della Cattolica di Milano, ha affermato che Martini "ha contribuito in modo speciale alla crescita culturale del nostro Paese con il suo magistero spirituale e civile". Ornaghi ha parlato di "grave e dolorosa perdita per la Chiesa ambrosiana, per la Chiesa universale e per l'intero nostro Paese".

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