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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sfrattati con alloggio già assegnato: arrivano le case temporanee

Per coloro per i quali è già stato approvato l'alloggio in emergenza ma questo non è stato ancora consegnato fisicamente

Esplode, a Milano, il problema della casa in un risvolto se possibile ancora più drammatico: quello di chi si è visto assegnare un alloggio in emergenza, di solito perché non ce la fa più a pagare l'affitto, ma passano i mesi e non gli viene fisicamente consegnato nessun alloggio. E' di mercoledì 5 febbraio l'ennesimo caso di sfratto per morosità rinviato (di sole due settimane), protagonista una famiglia che - appunto - si è vista assegnare l'alloggio popolare ma lo sta ancora aspettando.

La novità è quella del "polmone abitativo", che verrà applicata proprio al caso di via Inganni e poi, strutturalmente, a tutte le situazioni simili. Dagli inizi di marzo saranno a disposizione circa venti alloggi che serviranno a ospitare, "a rotazione", le famiglie sfrattate e in difficoltà, come quelle che sono già state considerate meritorie di un alloggio in emergenza.

POLEMICHE - Fioccano però le polemiche su quanto accaduto nel pomeriggio di mercoledì, quando il Cantiere, Asia e il comitato abitanti San Siro hanno occupato per circa due ore gli uffici dell'assessorato alla casa, fino a un incontro chiarificatore con l'assessore Daniela Benelli. Secondo Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia), "il comune decide lo sgombero di una casa popolare abitata da abusivi, ma se poi i centri sociali occupano gli uffici dell'assessorato per protestare, si rimangia tutto e promette una nuova casa a chi doveva essere cacciato". In realtà la "promessa", ovvero l'assegnazione dell'alloggio in emergenza, era stata decisa ben prima del previsto sfratto.

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