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Cronaca Via Lattanzio

Milano, giro di squillo in centro: ecco le case delle escort di lusso, denunciata un'ereditiera

Denunciata una donna: era proprietaria di cinque case, tutte affittate sempre e solo a escort

Aveva preso quelle case in centro avute in eredità dal marito e le aveva trasformate in vere e proprie case del sesso. In appartamenti destinati agli incontri sessuali che lei stessa pubblicizzava online sul sito della sua società, una mini azienda che - naturalmente - si occupava di affitti a breve termine. Perché una delle regole che si era imposta - probabilmente anche per cercare di restare sconosciuta alle forze dell'ordine - era "cedere" le alcove per poco tempo, una settimana al massimo. Ma alla fine - per "colpa" degli altri inquilini, ormai esausti - la polizia a lei ci è arrivata eccome. 

Preservativi sporchi e viavai di uomini

Una donna di quarantasei anni - brasiliana, ma cittadina italiana grazie al matrimonio con un ricco milanese, morto nel 2014 - è stata denunciata dagli agenti del commissariato Monforte Vittoria con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione. La 46enne, stando a quanto accertato dagli investigatori, era proprietaria di cinque appartamenti - quattro avuti in eredità proprio dal compagno e uno acquistato -, che affittava solo e soltanto a escort e transessuali. 

A mettere nei guai la brasiliana ci hanno pensato gli amministratori dei condomini in cui si trovano i suoi appartamenti. I professionisti hanno raccolto le lamentele dei vari inquilini - stanchi dai preservativi usati trovati sulle scale e dal continuo viavai di uomini - e le hanno "girate" alla polizia, sottolineando come la situazione fosse la stessa già da diversi anni. A quel punto gli agenti hanno iniziato le indagini e in circa due mesi hanno incastrato la donna, che per promuovere le sue abitazioni aveva anche aperto un sito internet dedicato, tanto che gli investigatori l'hanno descritta come "una imprenditrice specializzata nell'affittare a prostitute". 

Gli indirizzi delle case del sesso

E le stesse prostitute le riconoscevano questo ruolo di "potere" perché la 46enne era diventata un vero e proprio punto di riferimento per le escort in arrivo dall'Est Europa - tutte poco più che ventenni - e per i transessuali sudamericani, che puntualmente sceglievano le sue alcove, affittate a prezzi tra i 200 e i 700 euro a settimana. 

La vera forza delle case dell'ereditiera era la posizione - due in via Lattanzio, una sui Navigli, una in corso di Porta Romana e una in corso Lodi - come lei aveva sottolineato a una delle ragazze in arrivo che si era lamentata di un appartamento preso in passato nell'hinterland Milanese dove gli affari non erano andati come sperato. E alla ragazza la maîtresse aveva risposto che i suoi appartamenti erano invece in "zone belle di Milano" e che quindi avrebbe potuto avere "clienti facoltosi". 

Quelle abitazioni - che la brasiliana aveva ottenuto dall'anziano marito grazie a un lascito con obbligo di assistenza - ora sono tutte state sequestrate dalla polizia e con ogni probabilità saranno confiscate, chiudendo per sempre la storia delle case affittate solo per il sesso.  

Foto - Gli ingressi delle case sequestrate

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