Incidente aereo a Orio al Serio: «Sorvolò la pista per 2 chilometri per una raffica di vento»
È quanto emerge da un primo rapporto dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo che ha analizzato la scatola nera, le registrazioni di bordo e i dati della torre di controllo
Ha sorvolato la pista per due chilometri senza riuscire a rallentare e toccare terra il Boeing 737-400 che uscì di pista a Orio al Serio lo scorso 5 agosto. È quanto emerge dal primo rapporto dell'Ansv (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) che ha visionato e analizzato le informazioni della scatola nera, le registrazioni di bordo e i dati della torre di controllo.
Si tratta di un rapporto preliminare, ma tra le cause potrebbe esserci una raffica di vento violenta e improvvisa e violenta che ha tenuto in aria il velivolo. Quando il cargo ha toccato la pista di atterraggio era a 750 metri dal termine della lingua d'asfalto: distanza esigua per fermare l'aereo, finito a contro la recinzione dello scalo a oltre 200 chilometri orari.
Non solo. A rendere impossibile la frenata anche la pista di atterraggio bagnata dal violento nubifragio che si stava abbattendo sull'aeroporto bergamasco. Fortunatamente l'urto non ha causato vittime: pilota e copilota furono accompagnati al pronto soccorso con ferite lievi.
TRAGEDIA SFIORATA: GUARDA IL VIDEO
Non sono finiti gli accertamenti dell'Ansv. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori verifiche per appurare eventuali errori umani. La procura di Bergamo aveva aperto un fascicolo senza ipotesi di reato.
