E' "nullatenente", ha un milione e mezzo in contanti in un "bunker"
La Guardia di finanza ha scoperto un vero e proprio tesoro nascosto in un caveau "bunker" sotto un ristorante di Vaprio d'Adda. Lì un imprenditore brianzolo conservava tutti i suoi soldi. E' stato denunciato
Il Fisco a stento sapeva della sua esistenza. Dichiarazioni fiscali mai presentate, contributi non versati, tasse non pagate: un vero e proprio fantasma per l’erario. Almeno fino a quando i militari sono arrivati a lui, smascherandolo, incastrandolo e mettendo le mani sul suo, smisurato, patrimonio.
Gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza di Milano hanno scoperto un evasore totale che, nonostante i notevoli guadagni accumulati nel tempo, da anni non versava un euro di tasse. Nella rete degli investigatori è finito un imprenditore brianzolo - evasore totale - che, grazie ad una serie di escamotage, era riuscito a rimanere “sconosciuto al fisco”.
Partendo da una segnalazione di un istituto di credito su movimenti sospetti di denaro contante, i finanzieri di Monza hanno avviato una verifica fiscale nei confronti di una ditta di Mezzago. Il conto finale è risultato salato: omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali ed un milione di euro di imposte mai pagate. Il reale amministratore e titolare dell’azienda, un imprenditore quarantaseienne con residenza a Mezzago, con alle spalle diverse condanne per bancarotta fraudolenta e reati fiscali, non compariva. Ufficialmente la ditta era infatti intestata alla madre, sessantottenne.
Le carte acquisite dai militari delle fiamme gialle e le testimonianze dei clienti dell’impresa hanno però consentito di denunciare alla procura l’imprenditore e la madre, sua complice. A seguito dell’apertura di un procedimento penale, è stata notificata ai due indagati un’ordinanza di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, per oltre un milione di euro.
Ed è proprio qui che hanno avuto il via le incredibili scoperte dei finanzieri. Le ulteriori indagini patrimoniali hanno infatti consentito di scoprire e sottoporre a “sequestro beni” diversi immobili a Trezzo sull’Adda intestati fittiziamente alla moglie dell’imprenditore, in regime di separazione dei beni, per un valore di 450mila euro.
Ma non solo. Perché altri controlli su aziende riconducibili all’imprenditore brianzolo hanno permesso ai finanzieri di scoprire un vero e proprio caveau bunker sotto un ristorante di Vaprio.
In una stanza nascosta dietro un ascensore, alla quale si accedeva soltanto attraverso un pulsante, i militari hanno scoperto un “tesoro nascosto”: oltre un milione e quattrocentomila euro in contanti, 54mila banconote di piccolo e medio taglio subito sequestrato e depositato su un conto, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La guardia di finanza di Monza, vista l’ingente somma sequestrata e considerata la condotta tenuta negli anni dall’imprenditore che non ha versato alcuna imposta e contributi per i dipendenti, ha richiesto l’adozione di una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti del soggetto, in quanto recidivo e “fiscalmente pericoloso”.
Lo speciale procedimento è stato avviato dalla direzione distrettuale antimafia della procura della repubblica di Milano, competente in materia. Il procuratore aggiunto, Alessandra Dolci, ha così delegato ai finanzieri una serie di accertamenti patrimoniali e verifiche sui flussi finanziari rinvenuti sui conti correnti.
All’esito degli accertamenti il tribunale di Milano ha disposto il sequestro di tutta la cifra rinvenuta in contanti e degli immobili di fatto nella disponibilità dell’imprenditore. In questo modo è stato possibile recuperare non solo l’evasione fiscale accertata ma anche tutti i beni ed il denaro che negli anni sono stati illecitamente accumulati dall’imprenditore che adesso si trova indagato in due procedimenti dinnanzi al tribunale di Monza e di Milano.