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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Crescenzago / Via Idro

Vince il comune, chiude per sempre il campo rom di via Idro a Milano: non è “razzismo"

Il consiglio di Stato ha respinto definitivamente il ricorso di alcune famiglie rom, il cui legale aveva accusato la giunta Pisapia di "discriminazione e razzismo". E ora il campo sarà chiuso

La parola fine è arrivata. L’hanno scritta i giudici. L’hanno messa sulla storia di uno campi rom più noti di Milano e sulla disputa tra il comune e le famiglie che lo abitavano. 

Chiuderà per sempre il campo rom di via Idro, l’insediamento di nomadi regolare ma spesso famoso per episodi di criminalità e per veri e propri regolamenti di conti tra famiglie rivali. Il consiglio di Stato ha infatti respisto l’appello presentato dalle famiglie con il quale si chiedeva di sospendere la chiusura decisa dal comune di Milano

I giudici della quinta sezione, come aveva già fatto il Tar Lombardia lo scorso 17 dicembre, hanno ritenuto che, visti i rischi sulle aree occupate e considerate le soluzioni abitative messe preventivamente a disposizione dal comune per tutte le famiglie autorizzate a dimorare in via Idro, non vi siano “sufficienti elementi di fondatezza” per il ricorso. 

Finisce così una lunga battaglia tra palazzo Marino e i rom, che avevano accusato l’amministrazione di “razzismo e discriminazione”. Per i giudici, però, la scelta del comune - che ha messo a disposizione di tutti soluzioni abitative alternative - è legittima.
 
“Questo pronunciamento - ha commentato l’assessore alla sicurezza Marco Granelli - conferma ancora una volta la bontà della scelta del comune di Milano, con le sue linee guida in tema di rom, sinti e caminanti, di chiudere situazioni di rischio ambientale, sociale, igienico-sanitario di sicurezza urbana ma, al contempo, offrendo concrete e adeguate alternative alle persone e soprattutto alle famiglie con minori”.
 
“In questo modo - ha precisato Granelli - i nuclei familiari sono aiutati nel processo di integrazione che necessariamente parte dalla frequenza scolastica dei minori, da un luogo dignitoso in cui abitare, da un processo di ricerca del lavoro per gli adulti, il tutto senza corsie preferenziali, ma - ha concluso - nel contesto dei diritti e doveri di tutti”.

Nei prossimi giorni le famiglie di via Idro saranno invitate ad uscire dal campo e trasferirsi nelle soluzioni individuate dal comune, già da loro visitate. Immediatamente dopo si provvederà, in accordo con la Prefettura, ad allontanare chi non ha rispettato l’invito e a procedere al recupero dell’area di via Idro per pulirla e metterla in sicurezza.

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