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Cronaca Porta Nuova / Via San Marco

Cibo avariato e falso Cabernet Sauvignon, una condanna e una assoluzione

Coinvolti, nel 2013, cinque ristoranti milanesi

Una condanna e una assoluzione per due gestori di cinque locali milanesi: rispondevano di cattiva conservazione di alimenti e di avere venduto falso Cabernet Sauvignon ai clienti. Il processo con rito abbreviato si è concluso il 12 ottobre e, riferisce Repubblica, C.E.D. è stato assolto per non avere commesso il fatto mentre A.R. è stato condannato a dieci mesi di reclusione. Il pm aveva chiesto due anni per entrambi. Un terzo gestore, S.B., ha patteggiato otto mesi.

Con i gestori erano imputate anche quattro società, due delle quali sono state riconosciute responsabili. Pagheranno 18 mila euro ciascuna di multa.

I fatti risalgono al 2013, quando i gestori avrebbero tenuto 10 mila chili di alimenti di vario genere in cattivo stato di conservazione (ad esempio in locali senza i requisiti igienici o a temperatura ambiente). Quanto al vino, avrebbero travasato Cabernet Franc da damigiane provenienti dal Veneto in bottiglie con l'etichetta Cabernet Sauvignon, con tanto di capsule di garanzia termo-sigillanti con i codici in uso a due aziende agricole, una della provincia di Piacenza e una della provincia di Firenze. I tre locali in cui - all'epoca - sarebbe stato venduto vino in questo modo sono il Tombon de San Marc, la Taverna Gasparotto e l'Osteria dei Binari. 

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