Occupazione Manzoni, il collettivo: "Non siamo soddisfatti"
Il collettivo risponde a Palazzo Marino, che ha fatto sapere di stare negoziando affinché la riconversione della sala cinematografica mantenga spazi riservati alla cultura
"Non possiamo ritenere soddisfacenti le timide attenzioni che ci vengono rivolte a seguito della liberazione temporanea di uno spazio": così il collettivo Macao, che domenica ha occupato il cinema Manzoni di Milano, risponde a Palazzo Marino, che ha fatto sapere di stare negoziando affinché la riconversione della sala cinematografica mantenga spazi riservati alla cultura.
Quello che reclama il collettivo invece è "la necessità di costruire un percorso di partecipazione per la definizione del progetto di valorizzazione del Cinema e delle aree ad esso adiacente, all'interno di un ampio dibattito sulle politiche urbanistiche che configurano la città".
Per gli occupanti gli spazi culturali abbandonati, oltre alla privatizzazione e all' assegnazione tramite bando, potrebbero "essere destinati ai cittadini capaci di farli rivivere come beni comuni, all'interno di processi democratici di autogoverno".
