rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chinatown / Via Paolo Sarpi

Cinesi stipati in 'dormitorio abusivo': 20 persone in 50 mq

Operazione della Locale in via Paolo Sarpi: denunciati un cinese e donna brianzola, proprietaria dell'immobile

La polizia locale ha individuato in zona Paolo Sarpi un appartamento di circa 50 metri quadrati gestito da un cittadino cinese, che veniva adibito a dormitorio e nel quale venivano ospitate a pagamento oltre venti persone.

Le indagini sono partite dalla segnalazione di alcuni cittadini di un condominio in zona Sarpi che lamentavano un continuo andirivieni di persone, per lo più cinesi, con bagagli al seguito. Effettuate le indagini, la Locale ha sorpreso 15 cittadini cinesi, di cui 4 senza permesso di soggiorno, che alloggiavano in un appartamento di circa 50 metri quadri.

Soltanto in una delle stanze erano stipati 8 letti a castello, ma letti e brande erano ovunque, anche in cucina e nel corridoio. Le persone, in precarie condizioni igienico sanitarie, pagavano al gestore dell’immobile 10 euro a notte più un pasto. Il giro d’affari stimato è intorno ai 5mila euro mensili.

Il gestore dell’appartamento, H.Y. 57enne, il locatario, W.Y. 61enne (entrambi di origine cinese) e la proprietaria dell’immobile, S.A. nata nel 1966, italiana residente in Brianza, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria e dovranno rispondere anche all’Agenzia delle Entrate per le violazioni fiscali a loro carico, visto che tutte le transazioni erano effettuate in nero.

L’alloggio è stato sottoposto a sequestro ai fini della confisca. Sono ancora in corso le indagini della Locale per verificare eventuali ramificazioni di questa attività illecita. Lo sfruttamento delle condizioni di disagio in cui versano i clandestini è un reato che si configura in casi simili, in ci uno o più immobili intestati in genere a una persona fisica vengono affittati (per un importo che può andare dai 600 agli 800 euro mensili più spese) con un contratto di locazione non regolarmente registrato.

Il locatario si affida comunemente a un intermediario che ha la funzione di gestire l’appartamento. Molto spesso con la compiacenza del proprietario, viene fissato un tetto minimo di entrate derivanti dallo sfruttamento di clandestini o persone in stato di necessità. Una parte del denaro rimane al gestore, mentre il restante viene intascato dal locatario.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinesi stipati in 'dormitorio abusivo': 20 persone in 50 mq

MilanoToday è in caricamento