rotate-mobile
Cronaca Duomo / Piazza San Babila

Clochard morto in San Babila: “Era arrivato da poco, non voleva aiuto”

Sembra che la vittima, presumibilmente arrivata da poco a Milano, avesse rifiutato un posto per dormire offerto dal Comune. L’appello di Majorino

Aveva rifiutato un posto letto. Probabilmente aveva soltanto voglia di stare solo. O forse non voleva lasciare quel marciapiede sotto la galleria che era diventata la sua casa. Quel rifiuto, però, potrebbe essere stato fatale per lui, il clochard di circa cinquant’anni trovato morto domenica mattina in piazza San Babila

Di lui, ufficialmente, si sa ancora poco o nulla. In tasca non aveva documenti e non è chiaro se la morte sia sopraggiunta per il freddo, come sembra, o per altre patologie. Pare, però, che la vittima non fosse del tutto sconosciuta ai servizi sociali del comune di Milano, come confermato dall’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. 

"Non ci risulta che la causa del decesso sia da ricondurre al freddo - ha spiegato -. Tuttavia la morte di questo cittadino immigrato, presumibilmente giunto a Milano recentemente non può che farci rinnovare l'appello alla massima collaborazione da parte dei cittadini”.

“Abbiamo in queste notti più di trecento posti letto liberi nelle nostre strutture d'accoglienza – ha continuato l’assessore, svelando un particolare -. Soluzioni che in alcuni casi vengono rifiutate dagli stessi senza dimora, come nel caso del cittadino deceduto”. 

Ora, con le temperature che scendono e l’inverno in arrivo, l’emergenza rischia di farsi più seria. E il comune ha intenzione di farsi trovare preparato. “Abbiamo anche allertato e mobilitato operatori e volontari soprattutto per intercettare chi ancora non conosce i nostri servizi e non sa che è possibile trovare un posto letto per la notte - ha spiegato Majorino, richiamando il senso civico dei cittadini -. È fondamentale però l’aiuto di tutti. Chiediamo a i cittadini che vedono o conoscono persone in difficoltà di farci una segnalazione chiamando il Centro Aiuto, questo piccolo gesto ci permetterà di intervenire tempestivamente”.   

Il Centro Aiuto della Stazione di via Ferrante Aporti 3 rimarrà aperto fino a mezzanotte per coordinare le attività delle unità mobili notturne, per registrare e inviare nei ricoveri della città chi non ha un posto dove dormire. Sono circa 1.200 i letti resi disponibili da alcuni giorni e il numero crescerà gradualmente nelle prossime settimane fino a raggiungere, come lo scorso anno, 2.700 posti.  

Il Centro è aperto tutti i giorni con orario prolungato dalle 8.30 alle 24. Per le segnalazioni è possibile chiamare questi numeri: 02/88447645 – 02/88447646 – 02/88447647 – 02/88447648 – 02/88447649.  

Per chi tra i senzatetto sceglie di rimanere per strada, non accettando l’accoglienza offerta in una struttura, l’assistenza è portata ogni notte dagli operatori e dai volontari che distribuiscono coperte, sacchi a pelo e bevande calde. Per i casi più critici è richiesto l’intervento del 118.  Infine, sono attive in città 17 unità mobili per aiuto direttamente su strada.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Clochard morto in San Babila: “Era arrivato da poco, non voleva aiuto”

MilanoToday è in caricamento