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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Corvetto / Via Vincenzo Toffetti

A Milano festa per il 'centenario del fascismo': città "invasa da nazisti italiani ed europei"

Il 23 marzo in città è previsto un concerto evento della band di Casapound. E scatta l'allarme

Da Roma hanno già organizzato i pullman. Dal resto d'Europa, com'era successo non più di quattro anni fa, arriveranno con auto e furgoni. La destinazione la stessa per tutti: Milano, che rischia di vivere un'altra "giornata nera". 

Il prossimo 23 marzo è in programma sotto la Madonnina un concerto evento degli "ZetaZeroAlfa", la band di CasaPound che festeggia i propri venti anni di attività. Il luogo dell'appuntamento, come sempre in questi casi, è ancora top secret, ma con ogni probabilità lo show si terrà nei capannoni di via Toffetti. Quegli stessi capannoni che a novembre 2015 avevano ospitato un altro raduno simile - quella volta da festeggiare c'era il "Ventennio" degli Hammerskin in Italia - e che nel 2013 era stato teatro di un secondo incontro, che l'allora sindaco Pisapia definì "indegno". 

Per la serata del 23 marzo sono attesi tanti partecipanti, almeno duemila. "La data non è casuale: il 23 marzo del 1919 a Milano si costituirono i Fasci di Combattimento, protagonisti per vent’anni delle violenze del partito fascista contro cittadini, lavoratori, antifascisti e chiunque si interponesse sulla loro strada", denuncia "Memoria Antifascista".

"Più che festeggiare il ventennio Casapound vuole celebrare un centenario. Milano probabilmente sarà invasa da fascisti italiani e neonazisti europei. Per l’evento - continua l'associazione - sono previsti circa 2.000 partecipanti che saranno liberi di girare per la città, nonostante le preoccupazioni dell’intelligence italiana che vede le formazioni neofasciste particolarmente violente nel periodo che porterà alle prossime elezioni europee".

"Nonostante questi timori a Casapound viene concessa piena agibilità a Milano per un concerto di cui non si vuol dire il luogo, la questura fa finta di non sapere e il Comune di Milano, trattandosi di un luogo privato, non può appellarsi al fatto che è una città antifascista. Il solito copione. Noi invece - concludono gli antifascisti - pensiamo che un tale evento non possa essere ospitato né qui né altrove".
 

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