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Cronaca

Uccise regista "per questione d'onore": condannato a 14 anni

Il gup di Milano, Giuseppe Vanore, ha condannato a 14 anni e otto mesi l'ex ufficiale dell'esercito Mauro Pastorello, che nell'ottobre scorso aveva ucciso a Milano il regista Mauro Curreri

Il gup di Milano, Giuseppe Vanore, ha condannato a 14 anni e otto mesi l'ex ufficiale dell'esercito Mauro Pastorello, che nell'ottobre scorso aveva ucciso a Milano il regista Mauro Curreri. Per l'uomo, 53 anni, ancora detenuto, il pm Paola Biondolillo aveva chiesto 14 anni e otto mesi.

L'accusa formulata dal pm nei confronti dell'ex ufficiale era di omicidio aggravato dalla premeditazione. Il gup ha ritenuto le attenuanti equivalenti all'aggravante e definito così la condanna, in abbreviato, a 14 anni e otto mesi.

Il 21 ottobre del 2011 Pastorello ha indossato la sua vecchia divisa e ha incontrato il regista in un teatro di via Watt, a Milano, e poi gli ha sparato con una vecchia pistola calibro 22, nel corridoio di accesso agli studi.

A spingerlo sarebbero state ragioni economiche e "di onore". Per un film storico, infatti, Pastorello non era mai stato pagato e si "sentiva preso in giro".

Secondo una perizia stabilita dal gip di Milano Chiara Valori, su richiesta del pm, l'ex ufficiale, capace di stare in giudizio, era parzialmente incapace di intendere e volere al momento del fatto.

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