Uccide il marito tassista e abbandona il cadavere in strada: condannata a 18 anni
La casalinga 54enne di Trezzano sul Naviglio, centro alle porte di Milano, era stata arrestata nell'aprile 2015 con l'accusa di aver soffocato il marito, l'ex tassista 57enne Riccardo Rossi
Aveva ucciso il proprio marito poi, dopo averlo trasportato sul bagagliaio dell'auto, ne aveava abbandonato il cadavere lungo una pista ciclabile. Per lei, Luicia Fiore, adesso arriva la condanna a 18 anni di reclusione (qui il racconto dell'omicidio).
La casalinga 54enne di Trezzano sul Naviglio, centro alle porte di Milano, era stata arrestata nell'aprile 2015 con l'accusa di aver soffocato il marito, l'ex tassista 57enne Riccardo Rossi, e di aver occultato il suo cadavere in un borsone prima di abbandonarlo sul ciglio della pista ciclabile che corre accanto al Naviglio Grande.
Il gup di Milano, Maria Vicidomini, l'ha ritenuta colpevole di occultamento di cadavere e di omicidio volontario aggravato della premeditazione, delle condizioni di minorata difesa della vittima e del vincolo coniugale. La condanna tiene conto dello sconto di un terzo della pena previsto per tutti gli imputati che, come la casalinga, hanno scelto di essere processati con rito abbreviato.
Le indagini condotte dal pm Paola Pirotta hanno dimostrato che la casalinga non sopportava più la convivenza con il marito che da tempo soffriva di schizofrenia paranoide. Lo sottolinea il gip Stefania Pepe nell'ordinanza di custodia cautelare dell'aprile 2015: la donna, spiega il giudice del provvedimento, era "determinata a uccidere solo perché non sopportava più la situazione familiare, ormai deteriorata, e non tollerava di continuare a vivere con un uomo affetto da gravi disturbi della personalità e dal carattere problematico".
Il suo legale, l'avvocato Giuseppe Oliva, si è giocato la carta del rito abbreviato condizionato all'esecuzione di una perizia psichiatrica sulla donna. Dalla relazione è tuttavia emerso che la donna era pienamente capace di intendere e di volere al momento di uccidere il marito.