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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fabrizio Corona arrestato, ora è caccia al tesoro milionario dell’ex re dei paparazzi

Gli inquirenti sono convinti che Corona nasconda oltre un milione di euro in Austria

Lì, fuori dall’Italia, i soldi ci sarebbero arrivati all’interno di un borsone. Tutto sotto traccia, tutto senza dare nell’occhio: un po’ come già successo per il secondo tesoretto nascosto nel sottotetto di una casa a Milano. Quei soldi - secondo i pm prova dei reati - sono già nelle mani degli inquirenti, che ora però cercano il resto del “bottino”

Non è ancora chiusa l’inchiesta che ha portato lunedì all’arresto di Fabrizio Corona, scarcerato soltanto a giugno scorso dopo due anni e mezzo di prigione, e della sua socia Francesca Persi, entrambi accusati di intestazione fittizia di beni

Gli inquirenti, infatti, vanno a caccia di una borsa con all’interno oltre un milione di euro che la stessa Persi avrebbe portato in una banca di Innsbruck. A rivelarlo agli inquirenti è stata un'amica della titolare di “Atena srl”, ascoltata come testimone dagli inquirenti della Dda di Milano. La donna ha chiarito che, in ogni busta contenuta nella borsa, c'erano cifre variabili tra “sessantaseimila euro" e “trentotto mila euro". E nell'ordinanza di custodia cautelare il gip Paolo Guidi tira le somme: "Significa - scrive - che nel borsone via era una somma verosimilmente compresa tra il milione e gli 1,5 milioni di euro".

Poco meno, quindi, del milione e settecentomila euro sequestrato pochi giorni fa nell’appartamento della Persi. Quei soldi, ne sono convinti gli inquirenti, sarebbero i proventi in nero delle serate e degli affari di Corona, che quattro mesi fa era stato affidato ai servizi sociali

A inguaiare l’ex re dei paparazzi sono state alcune intercettazioni telefoniche che le forze dell’ordine hanno avviato dopo un tentativo di estorsione ai danni di Corona, che aveva allertato la polizia dopo che - ad agosto scorso - un ordigno era esploso sotto la sua casa milanese

Le telefonate tra lui e la Persi avrebbero chiarito che l’Atena - di diritto amministrata dalla donna - era in realtà una società riconducibile in tutto e per tutto a Corona. È - si legge nell’ordinanza - "indubbiamente il fulcro della Atena, non solo l'effettivo gestore ed amministratore della società, ma anche l'effettivo titolare ovvero socio occulto della srl”. 

Per Corona, che naturalmente non potrà più godere dell’affido ai servizi sociali, i pm hanno anche contestato “la professionalità nel reato”, che farebbe di lui - parole degli inquirenti - “un delinquente professionale”
 

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