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Cronaca

No del Tar ai corsi solo in inglese al Politecnico

Accolto il ricorso di 150 professori: obbligare all'inglese in università è "lesivo della libertà"

La rivoluzione dei corsi interamente in inglese al Politecnico probabilmente dovrà aspettare. Lauree magistrali e dottorati nella lingua di Shakespeare dal 2014: questa era l'idea del "Poli" e del rettore Giovanni Azzone. Ma il Tar ha accolto il ricorso presentato da 150 professori, facendo riferimento al fatto che l'italiano è la lingua ufficiale del nostro Paese (articolo 6 della Costituzione e varie leggi in vigore).

Sarebbe stata, secondo i professori e il Tar, una "marginalizzazione dell'italiano". Una limitazione della libertà di docenti e studenti il fatto di obbligarli a cambiare lingua e usarne una, straniera, con cui per insegnare e seguire corsi universitari occorre grande dimestichezza. L'avvocato dei ricorrenti, Maria Agostina Cabiddu, parla senza mezzi termini di vittoria "della ragione e della cultura".

La rivoluzione dei corsi magistrali in inglese per ora dunque non si farà. Attualmente, comunque, al Politecnico 17 lauree magistrali, 2 lauree triennali e 24 dottorati di ricerca sono già interamente in inglese.

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