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Cronaca Darsena

Petardi e fuochi d'artificio fuori da San Vittore: la procura indaga sul corteo degli anarchici

Gli antagonisti avevano manifestato per l'arresto del latitante Vincenzo Vecchi, anarchico condannato per i fatti del G8 di Genova del 2001 e arrestato in Francia

A settembre il corteo, i petardi e i fuochi d'artidficio fuori dal carcere. E adesso la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per resistenza aggravata e imbrattamento per la manifestazione del 25 settembre scorso dove circa 200 antagonisti e anarchici hanno sfilato in centro, dalla Darsena fino alla casa circondariale di San Vittore, in solidarietà di Vincenzo Vecchi, latitante condannato per il G8 di Genova del 2001 e arrestato ad agosto in Francia dove si era rifatto una vita. Il pm Enrico Pavone ha disposto accertamenti per identificare i manifestanti, anche attraverso i filmati girati quella sera.

La manifestazione in centro per Vincenzo Vecchi

I manifestanti, con a capo lo striscione "Vincenzo libero, né espulsioni, né prigioni", erano partiti dalla Darsena verso le 22 per arrivare al carcere di San Vittore, dove avevano fatto esplodere alcuni petardi e acceso dei fuochi d'artificio.

Durante il percorso - seguito passo per passo dai poliziotti in assetto antisommossa - gli anarchici avevano tracciato sui muri scritte contro le forze dell'ordine e intonato cori contro gli agenti. Inoltre, erano state lanciate biglie contro una concessionaria Bmw, l'Esselunga di viale Papiniano e filiali di banca.

In Darsena, nello spazio che storicamente ospitava il murale per Dax, era invece apparsa la frase "Vince libero".

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