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Cronaca Duomo / Via Torino

Milano, manifestanti in corteo imbrattano lo sponsor dell'albero di Natale in Duomo

Due persone sono state denunciate dalla Digos. La manifestazione non era autorizzata

Sono riconducibili al sodalizio “Camera del Non Lavoro” e al collettivo studentesco Rete Studenti Milano. Sono stati denunciati domenica 22 dicembre, dagli agenti della Digos di Milano: l'accusa è imbrattamento e manifestazione non preavvisata.

Erano circa le 19 quando una trentina persone, tutti milanesi, vicino all’area antagonista milanese, con a capo un 56enne e 21enne - i due soggetti indagati - hanno dato vita a un estemporaneo corteo in solidarietà ai lavoratori precari e contro l’asserito sfruttamento giovanile nell’applicazione della cosiddetta “alternanza scuola/lavoro”.

Corteo in via Torino e piazza Duomo

Il corteo non autorizzato in via Torino

Hanno percorso la centrale via Torino fino a giungere in Piazza Duomo, dove il corteo si è concluso. Durante la protesta non autorizzata, il gruppetto ha imbrattato con della vernice rosa e nera, il manto stradale di via Torino, dinanzi agli esercizi commerciali di Nike, Zara, H&M e Mc Donald’s. 

Vernice nera sullo sponsor dell'Albero di Natale

Nei pressi dell’albero di Natale, sempre con della vernice nera, hanno imbrattato alcune lettere della parola Esselunga, azienda sponsor dell’albero. 
Sulle vetrine di alcuni negozi, inoltre, hanno affisso un volantino recante la scritta: “Qui sfruttano i laovratori. #Azioneprecaria”. 

Ora, annuncia la questura, sono ancora in corso ulteriori accertamenti al fine di risalire all’identità degli altri autori delle condotte penalmente rilevanti.

L'altro punto di vista

"Questa sera, come Camera Del Non Lavoro e Rete Studenti Milano - hanno scritto gli antagonisti sui social - abbiamo compiuto il secondo tuor contro lo sfruttamento attraversando via Torino, simbolo dello shopping e 'palco scenico' delle più grandi multinazionali. Abbiamo denunciato a gran voce il tentativo di Nike di introdursi nelle scuole e di utilizzarle per accumulare profitto, la fast fashion e la strage silenziosa dei morti sul lavoro. Mentre in Francia continuano le proteste contro l'infame controriforma delle pensioni, in Italia, un'operaia di 66 anni muore schiacciata da una pressa.

"Non ci meraviglia - hanno concluso - il silenzio complice dei sindacati di stato conniventi della "riforma" Fornero, responsabile di questa ennesima morta ammazzata. Ci ferisce l'assenza di una risposta adeguata al ricatto insopportabile di una vita messa a lavoro o privata della dignità a causa della povertà e della precarietà".

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