"Critical Mass" invade il centro di Milano
Trecento ciclisti hanno sfidato la pioggia e hanno invaso il centro storico di Milano per celebrare il ventesimo anniversario di "Critical Mass", svoltosi a San Francisco
Nel giorno in cui Joaquim Rodríguez entrava nella storia vincendo il giro di Lombardia altri ciclisti, in questo caso non professionisti, hanno invaso le strade di MIlano. Impossibile non notarli.
Dalle tre del pomeriggio in piazza Mercanti era un trionfo di biciclette. Ovunque ci si girava c'erano solo due ruote a pedali. Dalle più classiche, con il telaio in acciaio e palmer, alle citybike oltre alle 'prepotenti' mountainbike.
Tutti in bicicletta per celebrare il ventesimo anniversario di 'Critical mass'. L'ultimo venerdì di settembre del 1992 a San Francisco, California, un gruppo di ciclisti invase Market Street, dando vita per la prima volta a una coincidenza organizzata, che in seguito fu chiamata critical mass. L'obiettivo, ieri come oggi, era uno: sensibilizzare i cittadini all'uso della bicicletta. Obiettivo centrato. Pochi milanesi hanno protestato al 'gruppone' di trecento persone che pedalava per le vie della città. La maggior parte guardava incuriositi questo lungo serpentone di biciclette.
La pioggia non ha scoraggiato nessuno. "Con la pioggia che si fa?", scriveva ieri Mattia sull'evento facebook, "Si portano ombrelli e k-way", gli rispondeva Laura. Così è stato. Nonostante il cielo grigio che dominava Milano in centinaia si sono presentati pronti ad affrontare la pioggia con sgargianti k-way e ombrelli.
Qualche ciclista, però, ha preferito distinguersi dalla 'massa'. Sono così spuntate biciclette 'a due piani', reclinate e una addirittura con un piccolo orto integrato. Altri, invece, hanno preferito portarsi dietro la compagnia del proprio animale domestico e così hanno fatto accomodare Fido nel cestino della bicicletta.
