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Cronaca

Via Imbonati, immigrato lascia torre per cure: medici a rischio denuncia

Il personale medico rischia una denuncia per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. L'immigrato, salito sulla torre lo scorso 5 settembre, è sceso sabato per motivi di salute. De Corato: "Accertare responsabilità"

Il personale medico dell'ospedale San Paolo e altre persone esterne alla struttura dove è stato curato e dimesso ieri uno degli immigrati saliti lo scorso 5 novembre sulla torre ex Carlo Erba,  in via Imbonati, per chiedere la sanatoria e protestare per le condizioni di "sfruttamento" degli stranieri nel capoluogo lombardo, rischiano di essere denunciati per favoreggiamento all'immigrazione.

L'extracomunitario, un egiziano di 23 anni, si era sentito male già sabato mattina. E' stato curato direttamente sulla torre da un medico di Emergency ma poi è stato trasportato nel nosocomio pe ricevere ulteriori cure anche a causa dell'ipotermia causata dal freddo pungente degli ultimi giorni.

Sabato il nordafricano è stato ritenuto in condizioni di lasciare l'ospedale, ma sulle modalità della dimissione sanitaria la polizia ha avviato delle indagini.

La Questura, spiega in un comunicato,  che "l'attività investigativa è volta ad accertare le responsabilità individuali del personale medico e di altre persone, non appartenenti alla struttura sanitaria, che avrebbero aiutato lo straniero a lasciare l'ospedale, al momento della sua dimissione, eludendo anche la sorveglianza degli organi di polizia". Da qui, quindi, l'ipotesi di reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

La protesta sulla torre. A salire sulla torre ex Carlo Erba lo scorso 5 novembre sono stati 5 immigrati.  Due erano scesi dopo diversi giorni riuscendo a confondersi nel presidio di solidarietà attuato dal 'Comitato immigrati'. Il terzo è appunto sceso sabato e quindi sulla torre rimangono ancora due stranieri, che hanno spiegato di essere "motivati a resistere", ma oggettivamente stremati.

Il commento del vicesindaco di Milano. “Dopo la fuga notturna e indisturbata dei primi due stranieri, scesi dalla torre di via Imbonati due settimane fa senza essere neppure identificati, un altro clandestino è riuscito a darsela a gambe sotto gli occhi delle Forze dell’ordine. Trasportato in ospedale e da lì volatilizzato. Una cosa inaccettabile. Non c’era un presidio di agenti a sorvegliarlo? E gli uomini che sono di guardia al posto di polizia dell’ospedale, non hanno visto niente? Troppe domande su cui aspettiamo una risposta, altrimenti arriveranno in sede parlamentare con un’interrogazione al Ministero dell’Interno che firmerò personalmente per chiedere che vengano accertate le responsabilità di questa nuova fuga-beffa”, ha dichiarato in un anota Riccardo De Corato.

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