Bottiglie e buste di plastiche, cartacce e altri rifiuti - un po’ più “normali” - come rami, pietre e detriti. E’ poco splendente, a dire la verità per niente, lo specchio d’acqua della Darsena di Milano, che tra martedì e mercoledì, dopo le manovre di reimmissione dell’acqua nel Naviglio Grande, è tornata a riempirsi. 

Mercoledì pomeriggio, come mostra una foto postata su Facebook dall’assessore alla sicurezza del comune di Milano, Marco Granelli, la Darsena appare quasi come una palude, con l’acqua di colore scuro - a causa dei rifiuti - e un lungo tappeto di immondizia a farla da padrone. 

"L’emergenza" era preannunciata e praticamente inevitabile perché il nuovo arrivo dell’acqua ha portato in superficie tutti i rifiuti che, incivilmente, sono stati buttati in Darsena durante il lungo periodo di secca: un’abitudine, pessima, questa, che era già stata documentata con la Darsena in “attività”, trasformata in una sorta di discarica marina. 

Chi di dovere, però, si è già attivato e - come accade con la Darsena piena, la cui pulizia è possibile grazie a una speciale barca di Amsa - sul posto è arrivato un gommone della protezione civile di Milano con i volontari che, retini alla mano, hanno dato il via alle opere. 

Perché il ritrovato porto di Milano merita altre “facce”. Di sicuro più belle.