Addio Expo Gate: iniziata la demolizione delle due “piramidi” (da 3 milioni di euro) in Cairoli
Martedì è arrivata la prima "ruspa" per iniziare a smontare la struttura esterna delle piramidi
Dal 10 maggio 2014 al 25 ottobre 2016. Due anni e cinque mesi di appuntamenti, eventi, feste e critiche, tante. Che da adesso saranno soltanto un ricordo.
È finita ufficialmente martedì mattina la vita milanese di Expo Gate, le due piramidi che erano state inaugurate proprio il 10 maggio del 2014, in vista dell’appuntamento con Expo dell’anno successivo.
La struttura, che ospitava un punto informazioni per l’esposizione universale, non aveva riscosso moltissimo successo tra i cittadini - soprattutto perché “colpevole” di oscurare il Castello - ma a febbraio scorso la giunta Pisapia aveva deciso di lasciare le due piramidi lì, per la “XXI Triennale di Milano”. Poi a settembre era stata presa la decisione finale, e definitiva, sul futuro delle piramidi, costate oltre tre milioni di euro.
Quindi, in settimana gli operai hanno smontato gli interni, e martedì è arrivata la prima ruspa per lo smontaggio della struttura esterna.
Nel giro di qualche giorno, insomma, da largo Cairoli sparirà ogni traccia di Expo Gate e si potrà iniziare a pensare al futuro di piazza Castello, che sarà completamente rivoluzionata.
Ad annunciare l'addio a Expo Gate, su Twitter, è stato lo stesso architetto che li aveva progettati, Alessandro Scandurra, con gli hashtag - abbastanza tristi e, forse, ironici - "the end" e "la morte in diretta".
#expogate #theend #wow #lamorteindiretta don't miss https://t.co/Ko8IxYhOo8 pic.twitter.com/iIBMa8BqGn
— alessandro scandurra (@scandurrastudio) 25 ottobre 2016
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