Senza biglietto, non scendono e bloccano il treno: "Siamo ambasciatori fuori da giurisdizione planetaria"
I passeggeri, tre uomini e una donna, sono stati denunciati. Treno fermo per 40 minuti
Hanno costretto gli altri passeggeri a sopportare le loro follie. Per quaranta minuti hanno discusso con il controllore prima e i militari poi, inventando scuse via via sempre meno credibili.
Quattro persone - un 43enne di Verona, un 37enne di Messina, una 37enne di Savona e un 26enne di Ancona - sono stati denunciati domenica sera dai carabinieri con le accuse di interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le generalità.
I quattro, che erano tutti sull'intercity 689 Milano-Ventimiglia, sono stati sorpresi senza biglietti dal controllore, che nella stazione di Pavia li ha invitati a scendere. All'arrivo dei militari, la situazione non è migliorata e il gruppo ha mostrato un foglio di plastica con la scritta "Autodeterminazione" che la donna e gli uomini hanno spacciato come proprio documento di identità.
I denunciati - stando a quanto riferito dai carabinieri - hanno spiegato di essere “soggetti di diritto internazionale pregiuridico”, “ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria” e “stati di se stessi”: tutte qualifiche che evitavano un loro possibile controllo che sarebbe stato - parole loro - un “attacco ad uno stato libero perseguibile dalla corte mondiale”.
Dopo quaranta minuti di scuse al limite del delirante, i quattro sono scesi dal treno - con una denuncia - e il convoglio è ripartito.