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Cronaca

Aveva bimba in affido, la violentava: 8 anni di carcere

La piccola, di un anno, gli era stata affidata da una coppia di romeni. E lui ne avrebbe abusato dal 2004 al 2007. Ora la condanna da parte del tribunale di Monza

Questa brutta storia inizia nel 2003, quando due giovani romeni, 23 anni lui (imprenditore edile), 21 lei (operaia), a Desio mettono al mondo una bimba. Ma non hanno né tempo né soldi per accudirla, così decidono di affidarla ai genitori di una collega di lei. E pagano 400 euro al mese per contribuire alle spese.

Ma il capofamiglia, conducente di autobus a casa per malattia, oggi 57enne, avrebbe ripetutamente violentato la piccola, tra il 2004 e il 2007, quindi quando questa era in tenerissima età.

Il tribunale di Monza ha ora condannato l'uomo (in primo grado) a 8 anni per violenza sessuale. Nel settembre 2005 la piccola comincia le scuole materne e nel frattempo torna a vivere con i genitori. E manifesta segni di disagio. E nel 2007, con il candore dell'innocenza, confessa alla madre: "Sai che gioco faccio col nonno (l'uomo che l'aveva tenuta in affido, e che ogni tanto tornava a trovare, n.d.r.)? Il gioco del pisello".

La donna resta shockata e si confida al lavoro, facendo scattare una vera e propria rete di solidarietà. Vengono coinvolti alcuni medici e il Soccorso Violenze Sessuali della Mangiagalli, che visita la bambina e conferma il suo racconto. Da qui l'indagine e, adesso, la sentenza di primo grado.

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