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Cronaca Niguarda / Piazza dell'Ospedale Maggiore

Milano, detenuto semina il panico al Niguarda e cerca di evadere: fermato dagli agenti

La denuncia del sindacato: "Realtà sempre più drammatica per i poliziotti penitenziari". I fatti

Era ricoverato in ospedale ormai da tempo. Ma il 3 novembre, approfittando di una porta aperta, ha cercato di far perdere le proprie tracce. Tentata evasione domenica all'ospedale Niguarda di Milano, dove un detenuto affetto da problematiche di natura psichiatrica ha provato a fuggire prima di essere fermato dagli agenti di polizia penitenziaria. 

A denunciarlo è Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato S.Pp., sottolinea che la realtà dei poliziotti sia "sempre più drammatica". Il detenuto, stando alle ricostruzioni, "approfittando dell'apertura delle porte del reparto ove è ricoverato da circa sei mesi, in occasione della visita dei parenti degli altri malati, ha cercato di darsi alla fuga, seminando il panico nel reparto. Solo il pronto intervento degli agenti addetti al controllo, ha evitato che questi potesse riuscire nell'intento o arrecare danni a cose e persone al momento presenti".

"Come sempre, al personale di Polizia Penitenziaria, che non smette mai di mostrare elevata professionalità anche in situazioni ad alto rischio come quella, va il nostro grazie - le parole di Di Giacomo -. D'altro canto, non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni critiche in ordine alla gestione dei detenuti affetti da patologie psichiatriche. È impensabile - l'attacco del S.Pp. - che un detenuto possa restare ricoverato, come nel caso di specie, per quasi sei mesi in un ospedale civile".

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