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Cronaca

È morto Tettamanzi, ex arcivescovo di Milano

Dionigi Tettamanzi si è spento nella mattinata di sabato 5 agosto. Aveva 83 anni

È morto Dionigi Tettamanzi. L'ex arcivescovo di Milano si è spento a 83 anni nella mattinata di sabato 5 agosto dopo tre giorni di agonia. La notizia è stata riportata dalla Diocesi di Milano.

Tettamanzi è morto a Villa Sacro Cuore di Triuggio, in Brianza, la "Casa di spiritualità della Diocesi" dove si era ritirato dopo la fine del mandato di arcivescovo di Milano. Nei primi mesi di quest’anno il cardinale Tettamanzi aveva iniziato a manifestare seri problemi di salute, che avevano reso necessario il suo ricovero presso l’Ospedale San Raffaele di Milano. Poi si era ripreso, al punto che il 25 marzo scorso aveva potuto incontrare brevemente in Duomo papa Francesco durante la sua visita in Diocesi. Dopo un periodo di convalescenza presso l’Istituto Nostra Famiglia di Bosisio Parini, era tornato a Triuggio. Nelle scorse settimane un nuovo peggioramento, con le condizioni di salute che si sono progressivamente aggravate fino al decesso. Appena appresa la notizia della morte del suo predecessore, il cardinale Angelo Scola, Amministratore apostolico della Diocesi, e mons. Mario Delpini, Arcivescovo eletto, si sono raccolti in preghiera e hanno manifestato il loro cordoglio personale e quello dell’intera comunità ambrosiana.

Nel pomeriggio di venerdì Scola e Delpini avevano lanciato un appello ai fedeli: "Invitiamo tutta la comunità diocesana e coloro che lo stimano a pregare per lui in quest'ora di prova". E' proprio il pontefice papa Francesco il primo a inviare un telegramma in Brianza: "Desidero esprimere le mie condoglianze ai familiari ed a codesta comunità diocesana che lo annovera tra i pastori più amabili ed amati".

Il commento del cardinale Scola

"La dipartita del cardinale Dionigi Tettamanzi rappresenta una grande perdita per la Chiesa milanese e per tutta la Chiesa universale, non solo per i diversi ministeri che egli ha assunto e per il suo servizio come esperto a Papi e alla Santa Sede, ma anche per la sua personalità umile, sorridente, appassionata ai rapporti. Era sempre teso ad incarnare la visione cristiana della vita nella realtà attuale. La sua biografia, ormai ampiamente conosciuta, è testimonianza di tutto questo. Sono a lui particolarmente legato fin dai tempi in cui fu mio giovane professore in Seminario a Venegono. L’amicizia si è approfondita negli anni a Roma attraverso comuni collaborazioni al servizio della Chiesa universale. Il card Dionigi, studioso di morale e di bioetica, mi ha sempre impressionato per la sua capacità di lavorare in gruppo e per la rapidità nel fare sintesi. In questi sei anni del mio ministero come Arcivescovo di Milano, il Cardinale Dionigi mi ha accompagnato con intensa amicizia e discrezione. La sua eredità darà ancora molto alla nostra Chiesa ambrosiana, a tutti i cattolici, ma anche ai molti laici con cui il cardinale Tettamanzi ha saputo entrare in dialogo a partire da problemi sociali acuti come quelli della famiglia, della vita, del lavoro e dell’emarginazione", ha commentato il cardinale Angelo Scola.

Le reazioni della politica

"Con Tettamanzi scompare uno dei protagonisti della storia religiosa e sociale di Milano. Il Cardinale ha orientato l'impegnativa eredità di Carlo Maria Martini nella rivitalizzazione della tradizione ambrosiana dell'accoglienza e della solidarietà. Ha affrontato la critica di tanti rimettendo profeticamente le nostre coscienze a confronto con i problemi di chi non ha nulla. A Milano il compito di seguire sempre il suo insegnamento", ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala. Con lui, il ministro dell'Agricoltura e vicesegretario Pd Maurizio Martina: "Lo vogliamo ricordare con grande affetto per i suoi insegnamenti, la sua umiltà, la sua capacità d'ascolto e di dialogo con credenti e non credenti". E aggiunge: "Ha sempre dato voce ai più deboli in ogni momento, spronando tutti a guardare il mondo con gli occhi di chi soffre. Per questo il suo insegnamento rimarrà una bussola per tanti che lo hanno conosciuto e ascoltato". Cordoglio anche dal presidente della Regione Roberto Maroni: "Esprimo dolore e cordoglio per la scomparsa di Dionigi Tettamanzi, l'arcivescovo degli 'ultimi'. Riposa in pace".

E l'ex sindaco Giuliano Pisapia: "Il cardinale lascia una grande vuoto non solo in chi lo ha conosciuto ma in tutta la nostra comunità. Una guida spirituale con il quale mi sono costantemente confrontato, sempre attento agli ultimi, ai più deboli e a chi aveva bisogno, senza alcuna distinzione. Un uomo che non ha mai rinunciato ai suoi principi e alla difesa dei suoi valori, e che per questo è entrato per sempre nel cuore di tutti i milanesi. Conoscerlo e frequentarlo è stato per me un privilegio, così come è stato un grande onore conferirgli la Grande Medaglia d'oro del Comune di Milano nel primo anno del mio mandato da sindaco. Il suo insegnamento rimarrà indelebile per tutta la nostra comunità".

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