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Cronaca Ronchetto sul Naviglio / Alzaia Naviglio Grande

Divieto del gelato: le reazioni. Ci sarà un flashmob

Granelli e D'Alfonso rispondono (con sarcasmo) che il divieto vale solo in quattro quartieri e serve a evitare disturbo della quiete pubblica. Ma il provvedimento sembra sempre più un boomerang

Il centrosinistra milanese dibatte sull'opportunità o meno della "regola del gelato". Gli assessori Franco D'Alfonso (commercio) e Marco Granelli (sicurezza) hanno precisato, a mezzo di un comunicato ufficiale, che la regola vale solo per una ventina di esercizi commerciali, nelle quattro zone della movida, quindi "nessun allarme", il gelato in generale si può consumare liberamente 24 ore su 24 in tutta Milano.

“Vorremmo tranquillizzare immediatamente - scrivono gli assessori con un po' di sarcasmo forse non del tutto giustificato - tutti coloro che si sono sentiti precipitati da ieri in una gravissima crisi del gelato". E proseguono evidenziando che "il divieto (..) ha il semplice scopo di dissuadere la formazione di assembramenti notturni sui marciapiedi di fronte ai locali", per evitare disturbo della quiete pubblica.

Le parole degli assessori però - al netto del sarcasmo usato - non corrispondono precisamente al testo delle quattro delibere, perché in esse non si fa riferimento ai "marciapiedi di fronte ai locali" ma soltanto al divieto di vendita per asporto: non importa insomma se si sta fermi davanti alla gelateria o si passeggia o lo si porta a casa propria: non si può comprare per asporto, punto.

Il dibattito, come dicevamo, divampa sui social network. Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel, per esempio, scrive un post per cercare di difendere l'operato della giunta ("non può essere sempre colpa solo di chi decide", facendo riferimento alle molte riunioni e tavoli prima di raggiungere un accordo e scrivere la delibera stessa). E invita a maggiore "reciproca ragionevolezza" tra tutte le parti, perché "la questione movida è troppi anni che va avanti".

Di parere opposto Daniele Olivieri, consigliere del Pd in zona 4. "Se le ordinanze portate avanti da D'Alfonso fossero state partorite da De Corato - scrive su Facebook - avremmo gridato alla repressione". E conclude: "Credo che le menti innovative e coraggiose del centrosinistra milanese debbano cominciare a farsi sentire, daremmo così davvero una mano al nostro sindaco". Luca Gibillini, consigliere comunale di Sel, si chiede con la consueta simpatia: "Un buon gelato prima di andare a casa è sempre una buona idea. O no?". Carlo Monguzzi (consigliere comunale Pd) affida il suo parere a un laconico "Mah...".

E mentre su Twitter spopola l'hashtag "#occupygelato", la risposta è "servita": per lunedì 10 è stato organizzato un flashmob davanti alla gelateria Grom delle Colonne di San Lorenzo, durante il quale, probabilmente, verrà effettuata anche una sorta di "disobbedienza civile" dopo mezzanotte. Il ritrovo è dalle 23 in poi. Ma il flashmob non è senza polemiche: "#piugrommenorom" è infatti l'hashtag con cui qualcuno l'ha pubblicizzato. Grom si è dissociata "categoricamente".

Intanto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, domenica pomeriggio, ha scritto una nota per assicurare che "non c'è nessun coprifuoco e mai è stato previsto": un equivoco che lui stesso promette verrà chiarito lunedì 10.

Le quattro ordinanze (una per quartiere), all'articolo 7, recitano: "Per l'intero periodo e per tutte le attività (comprese quelle artigiane di prodotti alimentari di propria produzione incluse quelle che effettuano la vendita per il consumo immediato all'interno dei locali) è fatto divieto di vendere o somministrare per asporto cibi o bevande dalle ore 24".

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