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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Trovato donatore compatibile per il piccolo Alex, ma è lotta contro il tempo

La disponibilità sarà solo a gennaio: e per il bimbo potrebbe essere troppo tardi

Una piccola goccia di speranza. È stato trovato, infatti, un donatore per Alessandro Maria Montresor, il bambino di un anno e mezzo affetto da una rara malattia genetica e in attesa di un trapianto di midollo osseo, ma la persona, non italiana, seppur “altamente compatibile” con il bimbo si è resa disponibile solo da metà gennaio.

“La tempistica purtroppo è incompatibile con la malattia di nostro figlio, che come sapete richiede un trapianto il prima possibile”, scrivono i genitori del piccolo che su Facebook continuano a lanciare un appello a possibili nuovi donatori. “Continuate a iscrivervi al registro donatori” Alessandro è nato e vive a Londra, figlio di due italiani che lavorano nella capitale inglese, ma ora tornerà in Italia per essere sottoposto a delle cure sperimentali.

Lo hanno spiegato sempre i genitori del piccolo su Facebook: “Il Great Ormond Street Hospital d’accordo con il Professore Franco Locatelli direttore del dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica, terapia Cellulare e Genica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ci hanno proposto di trasferire Alessandro Maria a Roma per sottoporlo alle cure dell’equipe italiana. E così continuiamo a sperare. Vi esortiamo a continuare ad iscrivervi nel registro italiano dei donatori di midollo osseo, di regalare con un piccolo gesto d’amore una nuova speranza di vita ai tanti Alessandro Maria che aspettano e lottano nell’attesa. Ci teniamo a ringraziare il Chelsea and Westminster Hospital, il Saint Mary’s Hospital ed il Great Ormond Street Hospital e con loro tutti i medici e gli infermieri che abbiamo incontrato nel nostro percorso e che sono stati impeccabili nel riuscire a identificare in tempi record la malattia, oltre che a salvare Alessandro Maria durante la fase acuta della stessa".

La malattia di Alessandro Maria e la solidarietà tramite i social Alex è costretto a convivere con una malattia genetica che colpisce lo 0,002 per cento dei bambini e priva le persone che ne sono affette della perforina, proteina che consente al sistema immunitario di identificare e quindi combattere batteri e virus. A metà ottobre i genitori hanno lanciato un appello tramite Facebook che è subito diventato virale e ha generato una catena di solidarietà, con iniziative nelle piazze italiane insieme all’Admo, l’Associazione nazionale donatori di midollo osseo.

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