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Cronaca Forlanini / Viale Enrico Forlanini

Donna sequestrata alla fermata del tram e violentata per giorni: salvata da un 'cliente'

La donna, una trentenne bulgara, è stata sequestrata lo scorso 26 gennaio. Poi, è stata tenuta in ostaggio, violentata e costretta a prostituirsi. Il suo aguzzino è stato arrestato

Aveva deciso di trasformare quella donna nella sua schiava. L’ha tenuta d’occhio per un giorno intero, poi - quando lei è rimasta da sola in strada ad aspettare il tram - l’ha colpita da dietro e l’ha sequestrata, dando inizio al suo incubo. Un incubo che, dopo dieci giorni di violenze e minacce, è finito soltanto grazie ad un uomo che ha trovato il coraggio di aiutarla. 

Sono state delle lacrime, uno sfogo tremendo, a salvare una donna di trenta anni, bulgara, che dal 26 gennaio al 5 febbraio è stata tenuta prigioniera da un connazionale di tre anni più grande. La vittima, costretta a fare la prostituta dal suo aguzzino, ha trovato il coraggio di sfogarsi soltanto con un cliente e proprio a lui, in lacrime e disperata, ha avuto la forza di raccontare tutto. 

Ha spiegato a quell’uomo che neanche conosceva come il suo incubo era iniziato e tutto quello che, fino a quel momento, era stata costretta a subire. Il cliente, preoccupato, ha deciso di aiutarla e di chiamare un suo amico che l'ha accompagnata in questura, dove finalmente la trentenne ha ritrovato la libertà. 

Lì, la vittima ha raccontato che il suo dramma era iniziato il 26 gennaio sera, quando un uomo l’aveva bendata e le aveva fatto perdere i sensi mentre aspettava il tram. Il suo rapitore, secondo il racconto della donna, l’ha poi tenuta in ostaggio in un container abbandonato in un cantiere edile in via Pittari, dove lui avrebbe più volte abusato sessualmente di lei. 

Non contento delle violenze e delle botte, il trentatreenne avrebbe poi costretto la sua connazionale a prostituirsi, sempre sotto il suo controllo, pretendo di incassare i soldi guadagnati. Ed è stato proprio durante uno degli incontri con un cliente, il 5 febbraio, che la trentenne è scoppiata in lacrime, chiedendo aiuto. 

La vittima è stata trovata piena di ferite e di ecchimosi: segni compatibili con le violenze raccontate. Ora si trova in una comunità protetta. Il suo aggressore, che era uscito dal carcere da poco dopo una condanna per reati simili nel 2008, è stato invece arrestato giovedì dagli uomini della squadra mobile di Milano. 

Per lui, che è stato trovato anche in possesso di una pistola a salve, le accuse sono di violenza sessuale, sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione.

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