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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Droga dalla Colombia a Milano, smantellata banda di narcos

L'operazione della guardia di finanza di Messina ha smatellato una banda che riforniva la "piazza" di Milano

La droga arrivava dalla Colombia e veniva distribuita in tutt'Italia anche se la principale "piazza" era quella di Milano. E' stata smantellata dalla guardia di finanza di Messina una banda che si occupava di traffico internazionale di stupefacenti (GUARDA IL VIDEO).

Sono 14 le misure cautelari eseguite, di cui 12 in carcere. Poi c'è un ingente sequestro di beni: per oltre 250 mila euro. Gli arrestati sono Angelo Gangemi, 50 anni, Giuseppe Bellinghieri, 75, Natale Aiello, 60, Leonardo Di Lella, 57, Salvatore Senia, 53, Vincenzo Torrisi (nipote del boss Benedetto Santapaola), 54, Franco Proietto, 63, Vittorio Ghezzi, 45,Oronzo Tornese, 70. 

Ai domiciliari Mario Morgante, 29 anni e Marco La Torre 30 anni, mentre era stato arrestato in flagranza Giovanni Lucchese, 35 anni, perché trovata nella sua abitazione della droga. Tre persone ancora non sono state rintracciate. 

Tutti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio. L’operazione prende il nome dal termine in codice (“vacanza”) utilizzato dal messinese Gangemi (alias “Ginger”), elemento di spicco del gruppo criminale, quando doveva recarsi in Sud America per organizzare le spedizioni di cocaina. I “viaggi di piacere” in Colombia, a Santo Domingo o a Panama avevano, infatti, quale unico scopo quello di curare l’illecito traffico. 

L'indagine è iniziata dopo la scoperta di un laboratorio artigianale per tagliare la droga. Dopo il primo periodo d'indagine i militari si sono accorti che Bellinghieri e Gangemi avevano deciso di far arrivare un carico di cocaina di 6 kg in Italia dalla Colombia: i due corrieri sono stati arrestati nell'aeroporto El Dorado di Bogotà. Era proprio "Ginger" a fare da ponte tra il paese cafetero e l'Italia, i pagamenti avvenivano grazie a Money Transfer.

In Italia, spiega la guardia di finanza, la droga veniva consegnata a Belinghieri (alias "Pippo"), noto trafficante messinese attualmente operante a Milano. Questi, grazie ad una fitta rete di contatti, provvedeva allo smistamento della cocaina verso tre gruppi criminali dislocati: nel nord Italia, in particolare a Bergamo, Milano, Lodi e Aosta e nell'area centrale, tra la capitale e Lido di Ostia, dove era conosciuto per i suoi stretti rapporti con il boss Carmine Fasciani.

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