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Cronaca Stazione Centrale / Via Nino Oxilia

Yaba, 'la droga di Hitler' in vendita nell'alimentari: negozio chiuso e due arresti

A finire in manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio due cittadini del Bangladesh

Vendevano yaba, la sostanza stupefacente nota come droga della pazzia o di Hitler, nel negozio alimentari etnico di via Oxilia, zona Pasteur. Per questo due cittadini del Bangladesh di 36 e 40 anni sono stati arrestati nel pomeriggio di lunedì dalla polizia di stato, che ha anche chiuso il locale.

Droga nel negozio etnico

Poco dopo le ore 14, i poliziotti sono entrati nel negozio, che peraltro era senza corrente, e hanno trovato un uomo che ha dichiarato di essere il titolare senza però essere in grado di fornire alcuna documentazione, un altro che ha riferito di essere l’addetto alle pulizie e due clienti. Nel corso della perquisizione per verificare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato due sacchetti di marijuana da 40 grammi, bigiotteria, due orologi di valore e un’agenda contenente nomi e corrispettive cifre (che è lecito ipotizzare essere la contabilità delle somme provento di spaccio) in un beauty case.

Dietro alcune scatole di generi alimentari, poi, sotto il materasso nel piano interrato e su uno scaffale vicino alla cassa, i poliziotti hanno strovato delle bustine di plastica con 221 pillole di yaba, di colore rosso, arancione e verde, delle quali alcune riportavano impresse le sigle 'R' e 'WY'. Le ricerche hanno permesso di individuare anche un pacchetto di 570 bustine vuote trasparenti con chiusura adesiva, pezzi di carta stagnola già tagliati a rettangoli e un rotolo di pellicola verosimilmente utilizzati per il confezionamento della droga. All’interno di una scarpa nel retro del negozio, inoltre, è stato trovato un pezzo di hashish del peso di 11 grammi.

Infine nella cassa, spenta perché il negozio è privo di elettricità per morosità, sono stati trovati 1.500 euro in banconote di vario taglio. Il 40enne titolare del negozio, che ne aveva con sé  380, era stato scarcerato per la concessione della sospensione condizionale della pena lo scorso 28 gennaio dopo essere stato arrestato a luglio 2019 per il possesso di 505 pastiglie di yaba nel negozio. Mentre il 36enne, irregolare sul territorio, ha precedenti per furti e spaccio di droga. Entrambi dormivano nel negozio.

I due clienti presenti al momento della perquisizione hanno riferito ai poliziotti di essere andati al negozio, come in passato, per acquistare yaba dal loro fornitore: tre pillole in cambio di 35 euro. Entrambi hanno anche precisato di aver consumato la sostanza, più volte, direttamente nel bagno del negozio. Il 36enne e il 40enne sono stati arrestati in flagranza per la detenzione di 221 pillole di yaba, 12 grammi di hashish e 40 di marijuana. Il locale dove è stato registrato un intenso viavai di clienti e che, vista la mancanza di corrente elettrica sembrava più una copertura che un’attività commerciale, è stato sequestrato.

Cos'è la droga della pazzia

La denominazione 'yaba' è un’espressione gergale thailandese usata per indicare le pillole 'thai', sostanze metanfetaminiche fabbricate da 'WA'; si tratta in realtà di shaboo con forte odore di vaniglia e le pasticche, più piccole dell’ecstasy, hanno un diametro di 6 millimetri. La capacità di creare dipendenza è tre volte quella dell’ecstasy e gli effetti possono essere paragonati a quelli dell’abuso di crack. Questa droga è anche denominata 'droga di Hitler' o 'droga della pazzia' in quanto produce effetti eccitanti, di euforia incontrollata con aumento dell’attenzione e dell’aggressività. L’abuso cronico provoca un nervosismo permanente, irascibilità e allucinazioni paranoiche che portano a un’improvvisa e incalcolabile predisposizione alla violenza, oltre a problemi di natura psichiatrica.

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