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Cronaca

“Droga dello stupro” dall’Olanda a Milano via web: ventidue arresti e centoventi indagati

Venerdì, i Nas hanno effettuato perquisizioni in otto regioni nell'ambito di un'inchiesta su un traffico internazionale di nuove droghe. Gli stupefacenti venivano venduti via internet

Il bazar delle nuove droghe era su internet. A tutti gli interessati bastava premere un tasto, pagare attraverso bonifico o bit coin - una sorta di valuta parallela che si usa per affari poco leciti sul web - e attendere. Nel giro di qualche giorno, poi, il pacco partiva dall’Olanda e arriva al punto di destinazione, in tutta Italia. 

I carabinieri del Nas - in un’indagine coordinata dalla procura di Busto Arsizio - hanno scoperto e smantellato un presunto traffico internazionale di sostanze stupefacenti acquistate nei Paesi Bassi e destinate, in gran parte, a diverse città italiane. 

Venerdì mattina, i militari hanno portato a termine venti perquisizione in otto regioni: soltanto l’ultimo passo di un’inchiesta nata nel 2013 che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di centoventi persone e al sequestro - proprio durante le spedizioni - di droga per un valore di circa settecentomila euro. 

Gli stupefacenti - “droga dello stupro”, Mefedron, 3 Mmc, tutte droghe dagli effettivi distruttivi e potenzialmente letali - venivano acquistati su siti resi invisibili grazie alla piattaforma “Thor”, confezionati nei Paesi Bassi e poi spediti. Le perquisizioni sono avvenute nelle province di Genova, Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Como, Verona, Udine, Trieste, Firenze, Prato, Perugia e Lecce.

Nel corso dei due anni di indagine, ventidue persone sono state arrestate in flagranza di reato. 
 

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