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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cocaina nascosta nelle banane provenienti da Santo Domingo, arresti a Milano

Sgominata banda

Inondavano di cocaina proveniente da Santo Domingo le città del centro e del nord Italia. In particolare a Roma e Milano dove la sostanza stupefacente arrivava con l'aiuto della 'ndrangheta attraverso navi e aeroplani. A reggere le fila della banda di trafficanti internazionali di cocaina nove persone, arrestate alle prime luci dell'alba dai finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza di Roma, in esecuzione di un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica della capitale, per reati inerenti il traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le fiamme gialle del Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di polizia tributaria di Roma, anche attraverso numerose intercettazioni telefoniche e pedinamenti, hanno accertato l'esistenza di una agguerrita organizzazione, attiva prevalentemente nella Capitale e con ramificazioni anche in territorio milanese ed a Santo Domingo, dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, importata sul territorio nazionale sia a mezzo container che all'interno di valige.

Le indagini hanno inoltre consentito di far emergere diversi illeciti contatti con soggetti operanti in aree portuali ed aeroportuali, in forza dei quali l'organizzazione sperava di ottenere la 'uscita sicura' dai predetti spazi di container e bagagli, all'interno dei quali veniva nascosto lo stupefacente.

All'organizzazione sono stati attribuiti due distinti tentativi di importazione di cocaina, rispettivamente di 50 chili, nel giugno del 2013, e di 60 chili, nel luglio dello stesso anno, entrambi non andati a buon fine per problematiche e/o imprevisti sopraggiunti. In dette circostanze l'organizzazione aveva programmato di far giungere lo stupefacente a Roma da Santo Domingo all'interno di valige, che poi sarebbero state fatte uscire "in sicurezza" dall'aeroporto capitolino di Fiumicino, grazie a non meglio precisate aderenze dei membri dell'organizzazione presso lo scalo aeroportuale.

Importanti elementi di riscontro nel corso delle indagini sono stati acquisiti anche con il sequestro di un ingente quantitativo di cocaina, pari a circa 283 chili, eseguito a Genova il 18 settembre 2013. La droga era nascosta all'interno di un doppio fondo, ricavato nella base di un container imbarcato su una motonave in transito nel porto ligure, carico di banane provenienti dai Caraibi. La cocaina, di elevata qualità e purezza, destinata al mercato illegale dell'Italia Centrale e, in parte, a Milano, avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 60 milioni di euro.

Nel corso dell'operazione, denominata "Buena Hora 2", che ha visto anche il coordinamento tra le Direzioni distrettuali antimafia di Roma, Milano e Genova e che è stata svolta, oltre che a Roma e provincia, anche a Milano, Lodi e Catanzaro, si è data esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari, che ha disposto la custodia in carcere nei confronti di sette persone e gli arresti domiciliari nei confronti di altre due, oltre a numerose perquisizioni locali nel Lazio e in Lombardia.

Secondo l'accusa, tutti e nove i fermato hanno costituto un gruppo criminale, forte di una fitta rete di relazioni e connivenze, reso ancor più pericoloso dall'enorme disponibilità finanziaria e dalla capacità di gestire l'importazione di ingentissimi carichi di droga, anche facendo leva sulla vicinanza di alcuni sodali a potenti cosche di 'ndrangheta, notoriamente organizzazione mafiosa leader mondiale dell'illecito settore. L'operazione di oggi è l'ulteriore conferma di come il territorio nazionale, in generale, e la Capitale in particolare, continuino a rivelarsi uno snodo centrale nelle rotte dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti, in virtù della grande recettività e conseguente remuneratività del relativo mercato.

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