Strage via Brioschi, chiesto l’ergastolo per Pellicanò: uccise la moglie e due ragazzi
Il pm Elio Ramondini ha chiesto l'ergastolo per il pubblicitario accusato della strage
Ergastolo per Giuseppe Pellicanò. È questa la richiesta di condanna che il pm di Milano ha presentato lunedì mattina per il pubblicitario di cinquantadue anni ritenuto responsabile dell’esplosione in via Brioschi - avvenuta lo scorso 12 giugno - che era costata la vita alla moglie dello stesso Pellicanò e a due ragazzi che dormivano nella casa accanto.
Stando a quanto accertato dalle indagini, il pubblicitario - che è accusato di strage e devastazione - avrebbe volontariamente scollegato il tubo del gas dell’appartamento in cui viveva con la ex moglie Micaela Masella e le loro due bimbe piccole - poi ustionate gravemente - causando l’esplosione. Nello scoppio e nel successivo crollo di parte del palazzo avevano trovato la morte proprio la donna e Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, una coppia di fidanzati marchigiani, studenti universitari, vicini di casa dei Pellicanò.
Nella sua requisitoria, il pm ha chiesto al giudice di non considerare la perizia in cui si conclude che l'uomo è affetto da “vizio parziale di mente”.
Lunedì mattina, nell’udienza del processo - che si svolge con rito abbreviato e a porte chiuse - era presente anche lo stesso Pellicanò, che è in carcere da luglio scorso. Proprio dopo l’arresto, il pubblicitario aveva ammesso di “aver staccato il tubo del gas”, ma aveva anche giurato di “non voler uccidere”.