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Cronaca

Espulso egiziano: simpatizzava per l'Islam radicale. Girava per Malpensa con una spranga

I carabinieri del Ros lo hanno portato in ospedale. Non era riuscito a imbarcarsi per l'Egitto proprio per il suo stato di alterazione psicofisica

Vagava con una spranga in mano nell'area cargo dell'aeroporto di Malpensa, in palese stato di alterazione psicofisica. Poco prima, proprio per il suo stato, non lo avevano imbarcato in un aereo per l'Egitto, sua patria, dove lo aspettava la sua famiglia, che aveva organizzato il viaggio preoccupata soprattutto perché negli ultimi tempi aveva manifestato apertamente una "radicalizzazione" islamica.

L'uomo, il 31enne Ahmed Mohamed Nabawy Salem, senza fissa dimora in Italia, dopo il rifiuto dell'imbarco aveva salutato un suo cugino (che lo aveva accompagnato a Malpensa) e aveva iniziato a vagare per l'aeroporto.

I carabinieri di Milano erano sulle sue tracce da un giorno: avevano avuto la segnalazione della sua radicalizzazione ossessiva. Sembra che il 31enne, nell'ultimo periodo, avesse espresso più volte la necessità di "stabilire la supremazia" dell'Islam per "ripulire la Terra dagli infedeli". Discorsi che faceva con amici e parenti, anche accompagnati da una certa aggressività.

I militari del Ros lo hanno trovato al cargo di Malpensa con quella spranga e lo hanno reso inoffensivo. Poi lo hanno portato all'ospedale di Busto Arsizio e hanno formulato la proposta di espulsione, legata proprio al rischio del radicalismo islamico. Il 12 giugno il 31enne è stato dimesso dall'ospedale e accompagnato al Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Torino. 

Il prefetto di Varese ha poi dato il via libera e l'uomo è stato riportato in Egitto con l'imbarco sul primo volo utile.

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