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Cronaca

Scoperta una cellula di terroristi islamici: il capo era a Milano, espulso

Si tratta di un tunisino di 36 anni. La cellula smantellata da una indagine partita da Perugia

Una cellula terroristica legata alla jihad è stata smantellata: ai vertici vi sarebbe stato un tunisino di 36 anni abitante a Cinisello Balsamo, già espulso. Della cellula facevano parte altri due tunisini e un marocchino, gravitanti tra Perugia e la Germania.

I quattro facevano proselitismo con centinaia di post, foto e video su Facebook: nella loro attività online, stando agli investigatori, avevano manifestato esplicitamente di condividere l'ideologia fondamentalista islamica e le azioni violente con matrice Isis, tra cui la strage parigina di Charlie Hebdo. 

Il 36enne è stato rintracciato a Milano e portato a Torino, al centro di espulsioni, infine rimpatriato il 23 marzo con un volo da Malpensa a Tunisi. Era regolare in Italia e lavorava come pizzaiolo. Irreperibile invece un tunisino che vive a Perugia, da cui è partita l'indagine nel 2015. Gli investigatori sono passati all'azione quando si sono resi conto che la rete di contatti dei quattro fondamentalisti si stava allargando in modo preocupante.

VIDEO: "I video diffusi dagli arrestati sul web"

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«Un giorno da jihad è meglio di una vita intera», «fai la jihad con qualunque metodo»: si tratta di due tra i post più espliciti che i quattro uomini scrivevano su Facebook. Molti in lingua araba, qualcuno in italiano. Tra i quattro anche un altro tunisino, già in carcere a Milano per spaccio di droga da fine dicembre 2016. E poi due persone ancora non rintracciate. 

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