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Sabato, 20 Aprile 2024
Expo 2015

Incontro sul tema della desertificazione a Expo 2015

Il 26 agosto si terrà presso il Padiglione Italia il workshop - dibattito "Siccità, degrado del territorio e desertificazione nel Mondo"

Nell'ambito della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità (17 giugno), si è tenuto nel padiglione israeliano un seminario sulla "Tutela dell'ambiente e la prevenzione dell'erosione del suolo”, al quale hanno presenziato esperti Onu che hanno portato a Expo l'esperienza israeliana nella lotta alla desertificazione.

Shariel Gun, direttore generale Kkl Italia, ha spiegato che “In Israele ogni giorno si combatte la desertificazione con tecnologie note in tutto il mondo e che per questo motivo in loco ci sono tra i migliori professionisti del tema perché il 30-40 per cento del territorio è deserto". Il tema della desertificazione sarà centrale anche il 26 agosto, data in cui si terrà presso il Padiglione Italia il workshop - dibattito “Siccità, degrado del territorio e desertificazione nel Mondo”. Il tema coinvolgerà scienza e politica, per analizzare la situazione e svelare il paradosso di come un argomento così importante per il nostro futuro, a causa dell’avanzare sempre più rapidamente dei deserti che stanno arrivando nel cuore dell'Europa mediterranea e centrale, venga affrontato così di rado.

Il coordinatore del convegno Mauro Centritto, dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (IVALSA) sostiene che la desertificazione è causata da un insieme di fattori, quali cambiamenti climatici e fattori antropici. Paradossalmente i cambiamenti climatici si potrebbero mitigare, se dovessimo riuscire a cambiare in tempo la nostra politica energetica. La desertificazione invece non si bloccherebbe, perché è legata anche alla cattiva gestione del territorio. Il problema non riguarda la Terra, ma l'uomo per gli effetti che avranno su di noi. In particolare, i paesi del bacino del Mediterraneo sono tra i più fragili non solo per il loro equilibrio ecologico, ma anche per quello antropico. Ne sono un esempio le migrazioni di individui che non fuggono solamente dalla guerra, ma da territori resi inospitali e invivibili dalla desertificazione. Tra le aree a rischio che coprono oltre il 41% della superficie terrestre e vi vivono circa 2 miliardi di persone e il 72% delle terre aride ricadono in Paesi in via di sviluppo, dunque la correlazione povertà - aridità appare abbastanza chiara.

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