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Expo 2015

Expò 2015, nessuna soluzione in vista per le aree

Ieri la riunione tra i presidenti degli enti locali per trovare una soluzione sul problema delle aree dell'Expo. Non sono state superate le divisioni tra i favorevoli all'acquisto e quelli che, invece, spingono per il comodato d'uso

Ieri l'incontro tra Regione, Provincia e Comune per sciogliere i nodi irrisolti dell'Expò 2015. A fine riunione, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni ha reso nota la consapevolezza che passi in avanti sono stati fatti, ma resta ancora da lavorare per risolvere il nodo delle aree su cui sorgerà la manifestazione. Per il governatore lombardo, l'incontro è stato positivo anche se bisognerà continuare a lavorare. Per questo si tornerà a discutere della questione in un incontro convocato per il prossimo 22 luglio.

"L'essenza dell'Expo non è immobiliare", più polemica è la considerazione del presidente della Provincia, Guido Podestà, che ha preso posizionerispetto all'ipotesi del comodato d'uso dei terreni dell'expo 2015. "Mi sembra che in un momento in cui le risorse sono poche - ha osservato Podestà a margine della inaugurazione della nuova sede dell'unione degli artigiani di Milano - le dobbiamo concentrare nell'essenza dell'Expo, che non è immobiliare, ma é la manifestazione in sé con le azioni per promuovere la venuta di milioni di persone e naturalmente tutto ciò che riguarda le grandi infrastrutture".

Podestà, reduce dall'incontro con gli altri rappresentanti degli enti locali per raggiungere una soluzione sul nodo dei terreni, ha anche lanciato una stoccata al presidente della Lombardia, sostenitore dell'ipotesi dell'acquisto, e che a più riprese ha bollato la proposta del comodato d'uso come troppo vantaggiosa per i proprietari privati. "Mi piacerebbe vedere tutti gli accordi di programma che hanno fatto in questi anni - ha osservato polemico Podestà - e calcolare vantaggi e svantaggi". In ogni caso Podestà ha confermato che Palazzo Isimbardi non sarebbe in grado di sostenere lo sforzo finanziario necessario per partecipare all'acquisto dei terreni. "Resto convinto - ha concluso - che in questo momento non siamo nelle condizioni di dedicare risorse. Parlo della Provincia, ovviamente, ma con i tagli della manovra anche altri soggetti hanno difficoltà in più".

Ottimista, invece, il sindaco Moratti che ha giudicato l'incontro "molto costruttivo" il colloquio avuto, rivelando che la soluzione potrebbe essere trovata già agli inizi della prossima settimana. "E' stato un incontro molto costruttivo - ha affermato Letizia Moratti - andiamo avanti a lavorare per garantire la soluzione che meglio rappresenti l'interesse pubblico. Domani riprenderanno i lavori tecnici - ha concluso il sindaco - un passo alla volta ci si avvia alla soluzione: oggi abbiamo condiviso le analisi e gli approfondimenti che restano da fare". Secondo quanto riferito dal sindaco Moratti, i tavolo politico si è dato come termine per la soluzione dei terreni "l'inizio della prossima settimana".

EXPO E SOLIDARIETA': L'Expo 2015 di Milano sarà uno dei partner del progetto di una nuova condotta idrica in Medio Oriente, già ribattezzata "acquedotto della pace" che collegherà il Mar Rosso e il Mar Morto. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Milano e commissario straordinario di Expo 2015 Letizia Moratti durante i lavori del secondo forum Euromediterraneo. "Expo ha adottato questo progetto grazie al comitato delle donne per l'Expo - ha affermato Letizia Moratti - lo studio di fattibilità è già stato realizzato dalla Banca Mondiale e il progetto può contare su molti paesi donatori. Siamo convinti che ci siano tutte le condizioni perché venga realizzato".

Nell'aver scelto questo progetto come bandiera delle iniziative di cooperazione targate Expo 2015, la Moratti ha voluto ricordare a più riprese le implicazioni positive che una simile opera potrà avere per l'area del Medio Oriente. "Si tratta di un progetto estremamente importante - ha osservato - per creare un collegamento, attraverso un acquedotto, tra il Mar Morto e il Mar Rosso, per produrre energia pulita e acqua desalinizzata e per aiutare l'ecosostenibilità di tutta l'area. Questa opera offrirà a Giordania, a Isreale e all'autorità palestinese l'opportunità di migliorare le proprie relazioni, grazie a un'iniziativa che è insieme economica e ambientale ma anche che può anche contribuire alla pacificazione di quell'area". Per questo il sindaco Moratti ha accolto "con estremo interesse" la proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini di tenere proprio a Milano, nel 2011, la riunione di tutti i Paesi donatori coinvolti nel progetto dell'acquedotto. "Penso che ci siamo tutte le condizioni - ha concluso Letizia Moratti - perché Milano possa ospitare questo incontro dal momento che l'Italia è uno dei Paesi donatori e ospiterà l'esposizione universale del 2015 che sarà partner del progetto".

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