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Expo 2015

Contratti Expo, Maroni si difende in consiglio regionale

Il governatore, raggiunto da un avviso di garanzia, interviene per chiarire la vicenda

Dopo l'avviso di garanzia ricevuto dalla procura di Busto Arsizio per presunte irregolarità in contratti legati a Expo 2015, il presidente della regione Roberto Maroni ha preso la parola in consiglio, durante la seduta di martedì, per sottolineare - come aveva già fatto a caldo - di avere rispettato la legge.

"Sono disponibile a chiarire con i pubblici ministeri", ha detto Maroni in aula: "Aspetto che mi chiamino, sono sereno e fiducioso che le cose saranno chiarite al più presto". Maroni ha poi spiegato che i due contratti di collaborazione sono stati stipulati da Expo 2015 Spa e da Eupolis come "supporto della sede di Roma di Regione Lombardia per l'ottimizzazione e l'efficientamento organizzativo della macchina Expo".

Due incarichi fiduciari, dunque, su cui per la magistratura potrebbe essere stato violato l'articolo 319 quater del codice penale, ovvero "induzione indebita". In altre parole, per gli inquirenti Maroni e il suo capo di gabinetto (anch'egli raggiunto da avviso di garanzia) avrebbero "fatto pressioni" per far ottenere a due persone di loro stretta conoscenza gli incarichi in questione.

"Voglio garantire alla mia maggioranza - ha poi detto Maroni - che sono determinato a proseguire la mia azione di governo, per realizzare il programma per cui siamo stati eletti, nell'assoluto rispetto delle leggi, come ho sempre fatto, nella mia ultra ventennale carriera politica, faro della mia azione istituzionale e politica".

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