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Expo 2015

Expo ed edilizia, un protocollo d’intesa contro le mafie

In vista di tutte le infrastrutture che serviranno per Expo e dei relativi cantieri, Stanca e il prefetto Lombardi si preparano a firmare un protocollo per evitare le infiltrazioni mafiose nell’edilizia. I settori dove le mafie proliferano sono il trasporto e la movimentazione della terra

In vista di tutti i cantieri che saranno aperti per le infrastrutture che verranno costruite per l’Esposizione Universale, tutto sarà sottoposto ad un preciso monitoraggio per evitare infiltrazioni mafiose.

Specialmente nei settori del trasporto e della movimentazione della terra infatti, negli ultimi mesi si sono concentrate le attività della criminalità organizzata: per operare in quei due campi infatti non serve una certificazione anti-mafia.

Il prefetto Gian Valerio Lombardi è stato nominato responsabile del controllo sui cantieri e con lui Lucio Stanca, ad di Expo, ha annunciato la prossima firma di un protocollo, dedicato specificatamente agli strumenti per rendere impenetrabili gli appalti pubblici alle possibili infiltrazioni mafiose.

“E' nostra volontà stipulare un protocollo che costituisca una vera e propria barriera rinforzata all'infiltrazione delle organizzazioni criminali, prevedendo per esempio, che certi affidamenti e subaffidamenti di appalti siano sottoposti alla clausola di gradimento del prefetto” ha detto Stanca.

L’azione di controllo sui cantieri verrà affidata al comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere e al gruppo interforze centrale per Expo (Gicex): “Oltre alle infiltrazioni criminali per contrastare ogni forma di illegalità dobbiamo combattere il fenomeno della corruzione: per questo la società si è già dotata di un codice etico e pensiamo di estenderne la sottoscrizione a tutti i fornitori e a tutti i soggetti che entreranno in rapporti di affari con Expo 2015” ha ribadito Stanca.
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