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Expo 2015 Trenno / Via Lampugnano

Vie d'acqua, la protesta dei residenti al Parco di Trenno

Si amplia il fronte dei contrari al canale proprio mentre le ruspe stanno per iniziare i lavori

I residenti lottano per difendere il parco di Trenno, interessato dai lavori per la costruzione della "via d'acqua" da Rho al Naviglio Grande (circa 42 milioni di euro), in vista di Expo 2015. Da varie settimane parti del parco sono state transennate e ora sono iniziati i lavori delle ruspe. Ma i cittadini contestano il progetto, che di fatto - secondo quanto dicono - porterà a realizzare un canale (ovviamente non navigabile: è da anni che quest'opzione è esclusa per i costi che sarebbero insostenibili) brutto e poco fruibile, "protetto" da reti e cemento, in mezzo a parchi splendidi: il parco delle Cave, il Boscoincittà, il parco di Trenno e il parco Pertini.

Perplessità del resto sono state avanzate anche dalla sovrintendenza, che ha chiesto modifiche al progetto; e da Italia Nostra, che aveva presentato un'idea completamente diversa, basata sul riuso del reticolo idrico esistente. Il consigliere di zona 8 Enrico Fedrighini, storico ambientalista milanese, fa notare comunque che "Al parco Pertini il corso del canale sarà completamente interrato, con impatto zero sull'area verde, e al parco di Trenno il canale sarà largo due metri con sponde tutte inerbite", senza cemento visibile. Ma commenta anche, tra il serio e l'ironico, che "il progetto di Italia Nostra costava di meno e non conveniva al costruttore, forse è per questo che non è stato preso in considerazione".

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